L’estate sta facendo sul serio quest’anno, su gran parte d’Europa e sul nostro territorio, almeno per ora. Dall’inizio di Luglio stiamo registrano una prolungata ondata di calore, con pochissime pause, e la situazione è destinata a non mutare grazie alla persistenza di un’anomalia termica positiva, dettata sempre da un vasto anticiclone di blocco di origine sub-tropicale. A ciò è da aggiungere che la Primavera è stata anch’essa una stagione particolarmente mite, complessivamente sopra la norma termica.
Come si osserva da queste mappe, la temperatura attuale dei mari italiani è decisamente sopra la media: si registra un’anomalia di 1-2 gradi sui mari Adriatico-Ionio, e fino a 2.5-3 gradi in più nel Mar Tirreno-Ligure, dove l’acqua superficiale tocca i 27-28 gradi.
Fonte immagine: www.meteoam.it
Un aspetto che sicuramente è da tenere in conto per gli effetti che può avere sullo scenario meteorologico futuro. E ci riferiamo in particolare alla stagione autunnale. Temperature di questa portata, che continueranno a crescere e faranno fatica a calare anche nel mese di Agosto, potrebbero rappresentare un fattore “esplosivo” in vista delle prime perturbazioni che solitamente si affacciano sul Mediterraneo verso Settembre.
Naturalmente il mare caldo, da solo, non è un fattore che fa nascere piogge e temporali violenti, ma è certamente un elemento che può contribuire all’estremizzazione climatica e a fenomeni atmosferici di grave impatto sulla terraferma.