I mari estremamente caldi di questi giorni, per la forte ondata di calore che da settimane interessa il Mediterraneo (abbiamo analizzato qui la situazione), stanno provocando conseguenze dannose agli ecosistemi marini.
Sono numerose le segnalazioni di morie di pesci in diversi mari italiani. I fenomeni più estesi, per il momento, interessano il Mar Tirreno, che ha raggiunto temperature superficiali prossime ai 30 gradi. Ma con il passare dei giorni e il caldo persistente il fenomeno potrebbe perdurare e allargarsi anche ad ampie zone. E la situazione si ripercuote, naturalmente, anche sul turismo balneare, con disagi per la popolazione.
Molte spiagge di Lazio e Toscana sono state colpite da improvvise morie di pesci che in grandi quantità sono stati avvistati a galla. Le analisi effettuate in questi giorni confermano la tesi del caldo, che è responsabile della fioritura di alghe fuori dalla norma. Questo comporta naturalmente un assorbimento maggiore dell’ossigeno, che viene sottratto a varie specie di pesci. Morie di pesci hanno interessato diverse località come Ladispoli, Terracina.
Ad Anzio, inoltre, unico centro romano che ha ottenuto la bandiera blu, sono stati invece notati diversi fenomeni di acqua torbida, schiume, ma soprattutto alcuni bambini, dopo aver fatto il bagno, sono rimasti vittime di dermatiti.
Ad Orbetello (Toscana), una grande moria di organismi che popolano le acque ha indotto il Comune ad adottare misure d’emergenza per far fronte a un evento di “rarità eccezionale”. In particolare sono stati installati nello specchio acqueo di levante 20 ossigenatori ed è stato innalzato il livello di pompaggio delle acque marine in laguna.