Allerta Meteo/ Come previsto nei giorni precedenti l’alta pressione africana che per settimane ci ha portato tanto caldo e afa sta pian piano perdendo forza presentando numerose “falle” su tutto il Mediterraneo.
Il calo della pressione e dei geopotenziali permetterà l’ingresso di aria più fredda alle altissime quote sull’Italia andando a creare le condizioni necessarie per la formazione di temporali diffusi e forti dato il notevole divario termico che c’è con il suolo e i bassi strati.
È proprio la calura elevatissima accumulatasi al suolo nel corso delle ultime settimane che fornirà ai temporali il “carburante” necessario affinchè possano verificarsi fenomeni davvero rilevanti come grandinate e locali nubifragi.
Quali le zone più colpite? Trattandosi dei classici temporali di calore i momenti della giornata più idonei per la loro formazione saranno il pomeriggio e la sera a partire da oggi proseguendo sino a Domenica. Ciò tuttavia non garantirà la cessazione del gran caldo e infatti solo le aree che saranno colpite dai forti acquazzoni potranno registrare un calo delle temperature. Ecco di seguito le aree più a rischio per la formazione di forti temporali nelle prossime 36/48 ore.
Giovedi 23 Luglio : settori alpini e prealpini con rari sconfinamenti sulla Pianura Padana dove i cieli si manterrano sereni o poco nuvolosi. Appennino emiliano-romagnolo, Toscana meridionale, Appennino marchigiano, Appennino abruzzese, Umbria, entroterra laziale sino a ridosso delle coste, Appennino molisano, Campania (zone interne e localmente anche sulle coste), entroterra pugliese e litorale ionico (tarantino), Basilicata, Calabria centro-occidentale, Sicilia (zone interne con sconfinamenti dei temporali sin verso le coste settentrionali dell’isola), Sardegna centro-orientale.
Venerdi 24 Luglio : settori alpini e prealpini, Pianura Padana (fenomeni localizzati fra Piemonte, Lombardia ed Emilia, più organizzati sul Veneto e Friuli Venezia Giulia, entroterra della Toscana, Romagna, Appennino marchigiano, Appennino abruzzese, Umbria, entroterra laziale, Campania (con sconfinamenti sulle coste), Appennino molisano, Subappennino Dauno, Murge, Puglia ionica, Calabria meridionale, zone interne della Sicilia, Sardegna centro-orientale. Sulle due isole maggiori i fenomeni potranno risultare con maggior probabilità estremi (grandinate anche di grosse dimensioni e nubifragi).
Allerta meteo emanata anche da ESTOFEX sull’Italia, leggi qui >>>