Home > Terremoti e vulcani > Tsunami nel Mediterraneo: realizzato modello che simula l’evento

Tsunami nel Mediterraneo: realizzato modello che simula l’evento

28 Agosto 2015, ore 14:48

Alla parola tsunami, molti pensano si tratti di un fenomeno che non ci riguarda, che avvenga solo lontano dalle nostre zone. La realtà è ben diversa è la storia insegna che gli tsunami, benché rari, possono verificarsi nel Mediterraneo e avere conseguenze disastrose anche in Italia, in particolare sulle regioni meridionali, maggiormente esposte. La statistica ci dice infatti che il 10% dei maremoti mondiali avvenga nel Mare nostrum, con un evento particolarmente distruttivo una volta ogni cento anni.

Uno studio di Achilleas Samaras, ricercatore presso Centro Interdipartimentale di Ricerca Industriale dell’Università di Bologna, ha simulato le conseguenze di uno tsunami nel Mediterraneo.

Sono stati introdotti dati su terremoti sottomarini e superficiali di magnitudo 7 al largo della costa della Sicilia o a sud di Creta. In entrambi gli scenari, uno tsunami allagherebbe le aree costiere fino a 5 m sul livello del mare. La situazione più grave si registrerebbe a Creta, dove 3,5 km quadrati di terra finirebbero sott’acqua. Naturalmente per noi avrebbe impatto ben più devastante uno tsunami generato da un terremoto violento nello Ionio, ad Est della Sicilia. Le coste ioniche della Sicilia, della Calabria e quelle della Puglia e della Basilicata verrebbero raggiunte con effetti potenzialmente distruttivi lungo i litorali ed entroterra vicino.

«La lacuna maggiore nelle simulazioni degli tsunami – dice Samaras – riguarda quello che succede quando gli tsunami si trovano nearshore», la zona dove le onde si trasformano, diventando più ripide e cambiando direzione di propagazione, prima di arrivare alle basse acque costiere.

Guardando al passato, sono diversi gli tsunami noti. Fra questi, due sono stati spesso argomentati e studiati: il primo avvenuto al largo delle coste di Crete nel 365 d.C, provocato da un sisma di magnitudo tra 8.0 e 8.5, che provocò migliaia di vittime e la distruzione di molte città colpendo anche Alessandria, il secondo nel 1908 a Messina, generato da un terremoto di magnitudo 7.0, che provocò onde alte 10 metri e migliaia di morti.

Gli effetti di un ipotetico tsunami derivante da un terremoto con epicentro a sud est della Sicilia

L’animazione mostra le aree coinvolte da uno tsunami derivante da un terremoto con epicentro a sudovest di Creta