Nella tarda mattinata di oggi un aereo russo, per la precisione un jet di guerra, è stato abbattuto da caccia turchi in seguito a uno “sconfinamento in zona non consentita”.
L’aereo è stato prima colpito, poi è precipitato al suolo fra Siria e Turchia. Una tv turca ha mostrato un video del velivolo in fiamme che precipitava al suolo. La nazionalità del velivolo all’inizio non era stata accertata. Le autorità di Ankara avevano affermato che gli F-16 turchi avevano avvisato il caccia ed hanno poi aperto il fuoco visto che i ripetuti avvertimenti per abbandonare lo spazio aereo invaso venivano ignorati. I due piloti dell’aereo colpito si sono lanciati con il paracadute, ma uno non ce l’ha fatta ed è morto.
Secondo fonti locali citate dalla Cnn Turca, l’altro sarebbe in mano ai ribelli turcomanni anti-Assad (detti anche ‘turkmeni’, sono una minoranza etnica presente in Siria e in Iraq). In un video i ribelli hanno mostrato il cadavere di uno dei piloti. Il filmato è stato inviato alla Reuters. Il militare russo viene mostrato disteso a terra, immobile e con il corpon lacerato da ferite. “Un pilota russo”, esclama una voce mentre alcuni uomini si raccolgono attorno al corpo disteso a terra. “Dio è grande”, dice ancora la voce.
L’aereo da guerra è precipitato sulle montagne turcomanne in territorio siriano, a nord della città costiera di Latakia dove tra l’altro fanno base i jet russi impegnati nei bombardamenti sulla Siria. La Nato sta “monitorando la situazione con attenzione” dopo l’abbattimento del jet russo ed “è in contatto con le autorità turche” ma al momento non c’è stata ancora richiesta di convocazione del Consiglio Atlantico, che è in corso dalle 10 per una riunione già programmata sulla Georgia. Lo riferisce l’ufficio stampa dell’Alleanza Atlantica.