Previsioni Meteo/ L’aggiornamento serale dei principali modelli matematici non fa altro che confermare quanto detto nei precedenti editoriali, ovvero la svolta meteorologica tanto attesa sino ad ora in un inverno decisamente anomalo condizionato da pesanti anomalie positive a causa della persistenza deleteria dell’anticiclone africano.
Aumentano le possibilità dell’arrivo della prima importante irruzione gelida della stagione, alle cui origini c’è sicuramente il forte indebolimento subito dal vortice polare e un’attività d’onda notevole nel cuore dell’Atlantico che andrà ad interrompere bruscamente le forti correnti zonali in uscita dagli States. Un altro importane elemento che rafforza questa ipotesi è il gran gelo che si è riversato sull’Europa orientale e settentrionale nei primi giorni del 2016 dopo il passaggio del Buran (gelo siberiano).
Dando per scontato l’arrivo di un’irruzione gelida sull’Europa meridionale a partire dal 15/16 Gennaio, bisognerà soffermarsi sia sulla portata stessa dell’irruzione e soprattutto sulla direzione che questa prenderà.
Infatti non è assolutamente scontato che sia l’Italia l’obiettivo principale della neve e del gelo artico/continentale proprio a causa della distanza temporale ancora abbastanza alta che ci separa dall’evento.
Però quel che al momento è “certo” è che la probabilità che l’Italia sia l’obiettivo principale è abbastanza alta a differenza di regioni come la penisola iberica o il mar Nero dove le possibilità sono più basse.
In particolare è l’aggiornamento del modello matematico ECMWF a creare maggior scalpore : in base ai dati elaborati dal centro meteorologico inglese sono concrete le possibilità della formazione di un blocco anticiclonico in atlantico che richiamerebbe aria gelida dall’Europa orientale verso l’Italia a partire dal prossimo week-end. Questa massa d’aria fredda scavalcherebbe i Balcani sino a raggiungere l’Italia dove le temperature subirebbero un crollo notevole ovunque. Dato l’ingresso orientale della massa d’aria gelida è molto probabile anche l’arrivo della neve sino a quote bassissime (coste e pianure) su molte regioni del Centro-Sud, specie su quelle del versante adriatico come Abruzzo, Molise e Puglia.
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La particolarità di questo aggiornamento consiste sia nella durata che nella portata dell’irruzione : infatti come potete notare dai pannelli a 168, 192, 216 e 240 ore l’irruzione gelida si stabilizzerebbe sul Mediterraneo determinando oltre quattro giorni con clima tipicamente invernale caratterizzato da forte freddo e nevicate diffuse. Uno scenario possibile qualora l’alta pressione delle Azzorre ruotasse verso la Scandinavia in modo da formare un ponte di Wejkoff che isolerebbe il gelo sul Mediterraneo centro-orientale.
Ovviamente per il momento sono solo ipotesi basate su calcoli scientifici e matematici, ma nulla è certo data l’elevata distanza temporale che ci separa dall’evento. Pertanto vi invitiamo a seguirci nei prossimi importantissimi aggiornamenti (lunedi mattina e lunedì sera).