Previsioni Meteo/ Come ampiamente discusso in questo articolo l’inverno è pronto a sferrare il suo primo attacco stagionale e potrebbe farlo in maniera decisamente rilevante stante la discesa di una vasta massa d’aria gelida artico/continentale entro il week-end.
Nonostante si sia ridotta la distanza temporale che ci separa all’evento, le incertezze continuano a persistere e riguardano perlopiù la portata dell’irruzione gelida e la sua durata nel Mediterraneo.
Con gli ultimissimi aggiornamenti dei più importanti centri di calcolo è venuta a crearsi una netta contrapposizione tra l’americano GFS e gli inglesi ECMWF e UKMO. Premesso che tutti mostrano alte possibilità che l’irruzione avvenga, ci sono dei particolari molto importanti in cui differiscono, che vanno poi ad amplificarsi tanto da determinare variazioni nella durata e nella portata della massa gelida.
Nel dettaglio :
- GFS : il modello matematico americano prevede un’irruzione fredda molto rapida fra domenica e lunedì che andrebbe ad interessare grossomodo il medio-basso Adriatico e il Sud con neve a quote basse e solo raramente in pianura e sulle coste. Clima freddo ma secco al Nord e sul lato tirrenico centro-settentrionale.
- ECMWF : il modello matematico inglese conferma a grandi linee le precedenti uscite e regala un’importante irruzione di gelo e neve al Centro-Sud, specia sul lato adriatico e sulla Puglia. Il tutto si concretizzerebbe fra domenica e giovedì con neve diffusa anche a sulle coste e temperature rigide. Clima secco e rigido su Nord Italia e versante tirrenico centro-settentrionale.
- UKMO : l’altro modello inglese si differenzia sia da GFS che da ECMWF nella configurazione generale, ma nei “fatti” l’irruzione risulta ugualmente forte e duratura e potrebbe coinvolgere anche le regioni tirreniche e settentrionali in una seconda fase.
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Le differenze fra i principali modelli matematici le ritroviamo grossomodo nell’Oceano Atlantico : una ripartenza rapida della corrente a getto verso l’Europa porterebbe ad un collasso del blocco anticiclonico sull’Inghilterra e ciò spingerebbe l’aria gelida molto rapidamente verso l’est Europa ( visione di GFS). La contrazione del lobo canadese invece determirebbe la formazione di un blocco anticiclonico su Atlantico orientale e Gran Bretagna capace di spingere verso l’Italia l’aria gelida presente sull’Europa orientale ( visione di ECMWF e UKMO). In UKMO l’anticiclone delle Azzorre risulta molto forte e ben eretto sull’Atlantico orientale, garantendo quindi un duraturo e gelido periodo invernale all’Italia ( questa visione al momento risulta abbastanza estrema e isolata).
Insomma la prognosi deve ancora essere sciolta e probabilmente sarà necessario attendere mercoledì per capire quali saranno le reali intenzioni dell’inverno dopo metà Gennaio. Non mancate nei prossimi aggiornamenti!
Le previsioni per il lungo termine secondo il nostro staff :