Va delineandosi il quadro relativo all’ondata di freddo che dopo metà mese farà piombare l’Italia nel vero inverno. Sono tuttavia ancora parecchie le incertezze data l’incongruenza previsionale fra i numerosi modelli matematici, che ancora non hanno le idee totalmente chiare.
Stando agli ultimi aggiornamenti, si tratterà di un’ondata di freddo assolutamente normale, un’irruzione di aria artica quindi proveniente dai quadranti settentrionali come ne avvengono normalmente in inverno.
Difficile al momento individuare nel dettaglio le zone che riceveranno gli effetti più rilevanti in termini di freddo e precipitazioni (nevose e non), ma appare probabile il target centro-meridionale dell’irruzione fredda: dovrebbero risultare le regioni adriatiche e in generale il Sud Italia quelle colpite dall’instabilità e quindi da rovesci di neve, grandine e pioggia, nelle giornate di Sabato 16 e Domenica 17. Dalle Marche in giù dovrebbe arrivare la neve, fino in pianura sulle regioni adriatiche sino alla Puglia settentrionale, a quote collinari sul resto del Sud. Nei prossimi aggiornamenti approfondiremo la previsione con maggiori dettagli. Sarà invece freddo secco al Nord e lungo il versante tirrenico.
Ciò che ci preme sottolineare, al momento, è il grande calo delle temperature previsto, su cui le incertezze sono poche. In queste ore stiamo registrando temperature molto miti grazie alle correnti sud-occidentali sulle regioni centro-meridionali e soprattutto al Sud Italia, fino a 16-20 gradi. Il freddo in arrivo nel week end sarà abbastanza intenso: l’isoterma ad 850 hpa di circa 8-10 gradi sotto lo zero determinerà l’afflusso di aria gelida in quota e decisamente fredda nei bassi strati e al suolo, dove si arriverà a temperature poco al di sopra dello zero, e generalmente al di sotto dei 10 gradi. Mediamente, quindi, affronteremo un calo termico fino a 15 gradi e oltre.
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