Allerta inquinamento plastica – L’annuncio della drammatica situazione dei nostri oceani è contenuto nello studio della Fondazione Ellen MacArthur, presentato in occasione dell’apertura del Forum economico mondiale di Davos, in Svizzera. Secondo tale studio, negli oceani mondiali vengono immesse 8 milioni di tonnellate di plastica all’anno, e continuando ai ritmi attuali fra quindici anni saranno il doppio.
Questo è il prezzo da pagare per le comodità derivanti dall’utilizzo di materiali plastici e al non preoccuparsi di come questi devono essere smaltiti. Ciò deriva anche dall’arretrato sviluppo della raccolta differenziata e del riciclo su gran parte del pianeta, basta pensare che ad oggi, meno del 5% della plastica viene riciclata, il 40 per cento finisce in discarica e un terzo direttamente negli ecosistemi naturali come gli oceani.
Se si continua di questo passo nel 2050 ci sarà più plastica che pesci negli oceani, questa frase provocatoria non è poi così lontana dalla realtà, visto che negli animali che popolano gli ecosistemi marini si riscontrano numerosi casi di morte dovuti alla presenza di micro pezzi di plastica nelle acque. Inoltre numerosi sono i punti in cui le correnti oceaniche creano vere e proprie isole di plastica galleggianti. Fortunatamente diverse sono le iniziative volte a risolvere questo problema, tuttavia solo in futuro potremmo verificare se queste siano sufficienti a risolvere il problema.