Il corpo Forestale dello Stato è stato soppresso in questi giorni grazie al nuovo decreto di legge divenuto ufficiale, che prevede l’accorpamento all’Arma dei carabinieri.
Il provvedimento sta generando non poco clamore e non poche protese. Anche se vi sarà l’immediato accorpamento nei carabinieri, infatti, molti, specie fra gli ambientalisti, temono che questa sia una mossa sbagliata che favorirà un indebolimento nell’ambito della lotta alle frodi ambientali e un “aiuto” alle eco-mafie.
Il decreto pone la fine di una storia che risale al 1822. I 7mila del corpo forestale italiano riceveranno quindi i gradi corrispondenti dentro l’Arma, a parte piccoli contingenti destinati ai vigili del fuoco, alla Guardia di Finanza e alla Polizia. Chi lo desidera, tra gli ormai ex forestali, può fare domanda per essere trasferito direttamente nella Pubblica amministrazione “compatibilmente con le esigenze di funzionalità”. Il forestale indosserà la nuova divisa, quindi, ad eccezione di quote limitate che transiteranno nei vigili del fuoco (120), Guardia di finanza (30) e Polizia di Stato (120).
Secondo il WWF, «la legge delega consentiva al Governo la possibilità di una riforma radicale della Forestale senza necessariamente un accorpamento ad altre forze della Polizia. Questa ipotesi, di gran lunga la più ragionevole ed efficace per le esigenze del nostro paese, non è stata presa in considerazione. Il Governo ha invece predisposto una norma che accorpa il Corpo ad altre forze di Polizia, cioè di fatto, lo smembra. E’ vero che la gran parte dei forestali dovrebbero andare ai Carabinieri, ma è altrettanto vero che una parte di competenza andrà alla Guardia di Finanza e che il passaggio ai Carabinieri sarà solo su base volontaria. Il Governo ha dunque rinunciato alla scelta, anche in questo caso la più logica ed efficace, ovvero, un accorpamento specialistico alla Polizia di Stato che, non essendo un corpo militare, avrebbe permesso il passaggio in blocco di tutto il Corpo Forestale»
Detto questo, il Wwf, «ribadisce la propria massima stima nei confronti dell’Arma dei Carabinieri riconoscendone il profondo valore e lo straordinario operato, ma ritiene che in questo caso la scelta di militarizzare delle funzioni di controllo e prevenzione ambientale, oltre a quelle di gestione delle Riserve dello Stato, di tutela della biodiversità ed educazione ambientale, avrebbero trovato altrove una più naturale collocazione».
Il Wwf avverte il governo che «Il provvedimento si presta a inevitabili critiche che emergeranno in sede delle Commissioni parlamentari e del Consiglio di Stato. Così come scritto, la norma si presta anche a possibili importanti ricorsi che i singoli forestali potranno avanzare. La complessità dei problemi che potrebbero nascere è tale da rendere paradossale il fatto che tale decisione sia all’interno di un contesto definito di “semplificazione” della Pubblica Amministrazione».