Erosione Abruzzo – In questi ultimi e anni e in particolar modo dopo l’Inverno 2014/2015, l’erosione delle coste abruzzesi è diventato uno degli argomenti più discussi dalle giunte comunali. Ora, a distanza di mesi e dalle intense mareggiate dell’anno scorso, qual’è la situazione? Contrariamente a quanto si possa pensare, attualmente, a Silvi Marina, uno dei tratti maggiormente interessati dall’erosione si registra un notevole aumento della battigia. Aumento non paragonabile nemmeno alle calme estive. Per farvi rendere conto di cosa stiamo parlando vi mostriamo alcune foto di confronto.Le foto sopra mostrano entrambe la stessa zona, ovvero il tratto di costa che va dal laghetto del Camping al Circolo Nautico. Prendendo come riferimento il pennello-scolo, si può notare come l’arenile durante il corso di questa stagione invernale, sia notevolmente aumentato, facendo registrare un aumento di decine e decine di metri in più rispetto all’estate appena scorsa. Mentre nelle foto sotto, scattate nel medesimo punto ma con lo sguardo rivolto verso lo stabilimento Paloma Beach, si può osservare anche qui un sorprendete aumento della linea di costa con un notevole avanzamento dell’arenile.Di conseguenza sorge spontaneo chiedersi a cosa sia dovuto tale cambiamento (in positivo). In realtà le dinamiche dell’avanzamento/arretramento della linea di costa silvarola furono già ben spiegate su un precedente articolo. L’erosione o l’accumulo di sabbia sulle spiagge è un processo continuo, fenomeno che dipende strettamente dall’andamento medio delle condizioni meteorologiche nel periodo che va da Ottobre a Aprile, attraverso i venti che generano i moti ondoso e le correnti. Su le coste abruzzesi, le correnti locali prodotte dai venti sono molto più influenti sullo stato del litorale rispetto alla circolazione generale molto più debole. In particolare, in annate con prevalenza di correnti da Nord si registra un accumulo di sabbia e quindi un avanzamento della linea di costa e quindi più spiaggia. Mentre in annate con prevalenza di correnti da Sud, l’esatto opposto cioè meno spiaggia.
Quindi alla luce di quanto sopra evidenziato, l’erosione abruzzese (e non solo), è un fenomeno strettamente variabile, discontinuo e reversibile legato all’andamento medio delle condizioni meteorologiche. Quindi perchè continuare ad intervenire con delle opere rigide come barriere frangiflutti e pennelli che risultano praticamente inamovibili e spesso infruttuose? Silville e Città S. Angelo marina docet. Inoltre è ormai risaputo che in tali interventi, qualora non venga individuata un’unità fisiografica, risultano particolarmente dannosi perchè prolungano l’erosione oltre ai bordi delle strutture rigide e in questo caso dannosamente verso il centro di Silvi Marina. Sotto è riportato il progetto riguardante i lavori che verranno effettuati durante la stagione invernale. Una volta che l’erosione andrà ad interessare maggiormente l’area dopo il fanciullo speriamo che non si decida di utilizzare ancora interventi di questo tipo!