Sono poco confortanti le ultime notizie degli esperti sul virus Zika, la cui diffusione sta preoccupando non poco anche l’Organizzazione mondiale della sanità.
Proprio l’OMS ha lanciato un allarme affermando che Zika “si propaga in maniera esplosiva“. La direttrice generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, Margaret Chan, ha infatti convocato per il 1° febbraio una riunione d’emergenza per affrontare il caso e decidere se proclamare un’emergenza mondiale, come avvenne nel caso di Ebola, responsabile di ben 11000 vittime. In quella sede saranno adottate le linee generali “per un livello appropriato” di allerta internazionale e “le misure da prendere nei paesi colpiti e altrove”.
Il virus, trasmesso dalle zanzare, pur essendo stato identificato per la prima volta nel 1947, ha cominciato a far parlare di sè l’anno scorso in Brasile e in Sudamerica, soprattutto perché, pur essendo simile a quello della dengue, ha delle conseguenze gravissime per le donne incinte in quanto provoca nel feto malformazioni congenite come la microcefalia.
Quello che preoccupa particolarmente l’Oms è “la rapida evoluzione” della situazione e la diffusione del virus che in alcuni paesi “è stata associata all’aumento di nascite con il cranio di dimensioni piccole in maniera anormale”. Lo scorso anno, ha aggiunto Chan, il virus zika “era stato individuato nelle Americhe, dove adesso si sta diffondendo in maniera esplosiva”.
Alcuni paesi, come la Colombia, hanno consigliato alle cittadine di evitare gravidanze per un lungo periodo. Tutti i casi segnalati in Europa (quattro anche in Italia) hanno riguardato persone di ritorno da soggiorni in Sud America, ma anche le autorità sanitarie dell’Honduras hanno registrato oltre mille casi da dicembre. L’authority Usa ha sconsigliato viaggi nelle aree a rischio. Anche il primo caso rilevato oggi in Austria ha riguardato una turista tornata dalle vacanze in Brasile. I medici dell’istituto di medicina tropicale dell’università di Vienna sottolineano che, dal momento che la donna non è incinta, non ci sono rischi.
Comparso relativamente da poco sul tavolo della ricerca, Zika ha ancora troppi misteri da chiarire, a cominciare dal rebus sulla trasmissione da uomo a uomo. Alcuni esperti sostengono che il contagio possa avvenire per via sessuale. Passati tentativi di fermarlo utilizzando il vaccino anti-dengue hanno avuto risultati fallimentari. Quanto ai suoi effetti sul feto, gli scienziati hanno poche certezze: “Non sappiamo ancora se il virus oltrepassi la placenta e generi o provochi la microcefalia, ma pensiamo che comunque abbia un ruolo e su questo non ci sono dubbi”, ha detto Marco Espinal, un esperto dell’Oms, durante il meeting di Ginevra. Secondo Espinal, Zika potrebbe colpire 3-4 milioni di persone nelle Americhe, 1,5 milioni nel solo Brasile.