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Salute: bloccato traffico di falso olio made in Italy

3 Febbraio 2016, ore 10:38

Una vastissima operazione dell’Ispettorato repressione frodi (Icqrf), coordinata dalla Procura della Repubblica di Trani, ha permesso di scovare un sistema organizzato di traffico di falso olio extra vergine di oliva.

Il sistema di frode era radicato in particolare in Puglia e Calabria ed aveva fin qui fruttato 13 milioni di euro, grazie a oltre 2.000 tonnellate di olio extravergine di oliva falsamente fatturato italiano, quando in realtà era olio di qualità ben più bassa proveniente dall’estero.

Sono otto gli indagati, accusati di frode agroalimentare e di reati fiscali. A seguito di una complessa attività di analisi e a un minuzioso lavoro di ricostruzione documentale, gli investigatori dell’Icqrf hanno accertato che, negli anni 2014 e 2015, oltre duemila tonnellate di olio extravergine di oliva proveniente da Spagna e Grecia sono state commercializzate come olio 100% Italiano.

Il complesso sistema di frode prevedeva il ruolo di imprese “cartiere” pugliesi e calabresi che emettevano falsa documentazione attestante l’origine nazionale di olio extravergine di oliva, in realtà spagnolo e greco, che, attraverso triangolazioni documentali, arrivava agli imbottigliatori già designato come Made in Italy, pronto per il confezionamento e la distribuzione sul mercato.

Le partite di falso olio 100% italiano sono state rintracciate attraverso la documentazione di vendita. Le quote ancora residue saranno ritirate dal mercato con un articolato sistema di richiamo dei prodotti irregolari.