E’ considerato il re della dieta Mediterranea e i suoi molteplici benefici sull’organismo sono noti e apprezzati. Ora, l’olio di oliva acquisisce un’ulteriore medaglia. Uno studio condotto da ricercatori della Società italiana di diabetologia (Sid) ha infatti illustrato come l’olio verde made in italy, nello specifico proprio l’extra vergine d’oliva, sia in grado di combattere il diabete.
Questo grazie alla proprietà di ridurre le “impennate” della glicemia dopo i pasti: l’olio di oliva contribuisce a proteggere dalle complicanze cardiovascolari e microvascolari che il diabete comporta. Dunque, condire o cucinare gli alimenti con olio d’oliva (naturalmente senza esagerare) aiuta a contenere i picchi della glicemia dopo i pasti nelle persone con diabete di tipo 1.
“Questa pubblicazione dimostra ancora una volta come il lavoro dei ricercatori italiani dell’area del diabete sia apprezzato dalla comunità scientifica internazionale – commenta Enzo Bonora, presidente della Sid – Nell’ultimo anno i ricercatori della Sid hanno pubblicato oltre 500 lavori sulle più prestigiose riviste internazionali”. I diabetologi hanno arruolato 13 pazienti con diabete di tipo 1 (8 donne e 5 uomini), tutti in trattamento con una pompa da insulina e sottoposti a monitoraggio continuo della glicemia con un sensore portatile (Cgm).
I pasti ad alto indice glicemico determinano un aumento della glicemia maggiore e più precoce rispetto a quelli a basso indice glicemico. Tuttavia, la novità rilevante dello studio della Società italiana di diabetologia è stata che, nell’ambito dei pasti ad alto indice glicemico, l’aggiunta di olio d’oliva extravergine attenuava il picco di glicemia post-prandiale osservato sia con il pasto con burro che con quello a basso contenuto di grassi (low-fat).