La notizia è arrivata direttamente dalla Coldiretti della regione Puglia, che ha annunciato che il campione di grano duro messicano scaricato stamani a Bari dalla nave Ecopride, battente bandiera panamense e proveniente da Cristobal, è risultato positivo al test effettuato con il kit ‘Agrastrip’.
Il test è stato operato da Corpo Forestale dello Stato e dalla Asl di Bari, che la stessa Coldiretti ringrazia “per l’attività incessante di presidio del territorio e per la prima fase odierna dell’attività di indagine per salvare il grano italiano dagli scarichi quotidiani di ingenti quantitativi di prodotto straniero, a volte triangolato da porti europei e utilizzato per fare pane e pasta “Made in Italy”, con il “granaio Italia” che rischia di scomparire”.
“Abbiamo fermato finora 7 camion per verificarne il contenuto – spiega il Commissario Capo del Corpo Forestale dello Stato della Puglia, Giuliano Palomba – una prima analisi con il lateral flow test sul campione di grano duro trasportato da uno dei 7 mezzi, ha dato indicazioni di presenza di aflatossine. Abbiamo consegnato tutti i campioni alla Asl Bari e le analisi di conferma saranno effettuate dal laboratorio dell’Arpa Puglia. Inoltre, sarà verificata la presenza di metalli pesanti”.
“Se il grano è contaminato da aflatossine, che sono altamente tossiche e sono ritenute essere tra le sostanze più cancerogene esistenti, risultano contaminati anche pane e pasta che ne potrebbero derivare perché sono resistenti alle alte temperature” secondo la Coldiretti, che si è mobilitata per chiedere controlli piu’ severi sui prodotti importati e l’obbligo di indicare in etichetta la provenienza del grano impiegato.