Stupore sul litorale pugliese per il ritrovamento, nei giorni scorsi, di un enorme squalo. Si tratta di un pesce di oltre 7 metri di lunghezza e dal peso di circa 2 tonnellate: uno squalo che appartiene alla specie elefante (detto anche “cetorino”).
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Secondo gli esperti potrebbe essere morto dopo che è rimasto impigliato nelle reti da posta e poi trascinato dalla corrente e dalle mareggiate fino a riva: alcuni pescatori lo hanno ritrovato a cala San Giacomo, periferia di Molfetta. Il cetorino è il secondo pesce più grande al mondo dopo lo squalo balena, particolarmente frequente nell’area del Mediterraneo ma abbastanza raro nella zona dell’Adriatico. Le cause della morte saranno accertate dagli specialisti del dipartimento di Medicina veterinaria dell’Università di Bari, poi si stabilirà come smaltire l’enorme carcassa. “E’ una specie che va censita o quanto meno protetta perché a rischio estinzione”, spiega Pasquale Salvemini (Wwf), il quale ricorda che anni fa a Mola di Bari ne fu ritrovato un altro.