Paura a Roma, nel quartiere Monteverde, in nottata, per un forte boato udito da numerose persone in via Giacomo Folchi. Un’automobile in sosta è stata colpita da un grosso blocco di ghiaccio. Una “palla” dal peso pari a circa 20 chilogrammi, che ha danneggiato l’auto distruggendo il parabrezza. I residenti dei palazzi vicini hanno udito il boato dopo la mezzanotte e hanno avvertito le forze dell’ordine dell’accaduto.
Queste hanno prelevato campioni del blocco che si è frantumato in più pezzi. Considerate le dimensioni del blocco, la violenza dell’impatto, la possibile traiettoria e anche il fatto che sulla verticale della vettura non vi sono finestre o balconi, dovrebbe essersi trattato di un blocco di ghiaccio staccatosi da un velivolo di linea in fase di atterraggio, probabilmente a Ciampino. Sicuramente non si tratta di grandine dato che non vi era alcun temporale in corso ed il tempo era stabile.
Si tratta di episodi piuttosto rari, ma che possono capitare: dalle bocchette-valvole dei serbatoi degli impianti di scarico delle toilette degli aerei si registrino perdite di liquidi (di solito azzurrini per il colore del disinfettante che viene mischiato ai rifiuti organici) che si congelano una volta che l’aereo ha raggiunto la quota di crociera mai inferiore ai 6mila metri. Quando poi il velivolo inizia la lunga fase di approccio alla pista perdendo quota, il blocco di ghiaccio si stacca dalla fusoliera e precipita. Questi blocchi di ghiaccio vengono definiti “blue ice” e non hanno mancato, in passato di causare allarme o feriti: in Italia un uomo venne ferito alla testa 16 anni fa ad Ancona. Altre volte i blocchi di ghiaccio hanno sfondato tetti e solai. Questa volta, a parte il danno per l’automobile, non vi sono state conseguenze gravi.
[nggallery id=512]