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Oggi 4 anni dal devastante terremoto dell’Emilia Romagna [VIDEO]

20 Maggio 2016, ore 9:39

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La scossa di terremoto del 20 Maggio in diretta (Mirandola)

Ricorre oggi l’anniversario del terribile sisma che colpì l’Emilia Romagna esattamente quattro anni fa. Il terremoto dell’Emilia del 2012 è stato un evento sismico costituito da una serie di scosse localizzate nel distretto sismico della pianura padana emiliana, prevalentemente nelle province di Modena, Ferrara,Mantova, Reggio Emilia, Bologna e Rovigo, ma avvertite anche in un’area molto vasta comprendente tutta l’Italia Centro-Settentrionale e addirittura le zone dei paesi più vicini, come Svizzeria, Slovenia, Francia. Già tra il 25 e il 27 gennaio 2012 si ebbero in zona fenomeni significativi, ma la scossa più forte, di magnitudo MI5,9 e Mw5,86è stata registrata il 20 maggio 2012 alle ore 04:03:52 ora italiana (02:03:52 UTC), con epicentro nel territorio comunale di Finale Emilia (MO), e ipocentro a una profondità di 6,3 km. Il risveglio è drammatico: molti edifici e molti monumenti sono danneggiati o crollati in diversi comuni dell’area epicentrale. Fra i comuni più colpiti, risulteranno in particolare Concordia sulla Secchia, Cavezzo, Mirandola, Moglia, Novi, Finale Emilia, Reggiolo, San Felice sul Panaro, Bondeno, Medolla, Sant’Agostino.

A seguire vi furono numerose scosse, di moderata e forte intensità, che proseguirono per mesi e mesi creando nuovi danni. Il 29 maggio 2012 alle ore 09:00:03 ora italiana (07:00:03 UTC), una nuova scossa molto forte di magnitudo MI5,8 e Mw5,66  fu avvertita in tutta l’Italia Settentrionale, creando panico e disagi in molte città come Ferrara, Modena, Reggio Emilia, Bologna, Mantova e Rovigo; l’epicentro nella zona compresa fra Mirandola, Medolla e San Felice sul Panaro. A quella delle 9:00 seguirono altre tre scosse rilevanti: una alle 12:55 di magnitudo 5,4, una alle 13:00 di magnitudo 4,9 e un’ulteriore scossa alla stessa ora di magnitudo 5,2. Una nuova forte scossa di magnitudo 5,1 alle 21:20 del 3 giugno 2012 con epicentro a Novi di Modena fu avvertita in tutto il nord Italia e colpì nuovamente tutta la zona della bassa modenese e dell’oltrepò mantovano. La torre dell’orologio di Novi di Modena crollò durante la scossa, diventando un pò il simbolo, poi, di questo devastante sciame sismico.

Come riporta il sito Repubblica di Bologna, a quattro anni dal sisma emiliano, il cratere è ormai quasi dimezzato. Su 60 Comuni coinvolti, 25 hanno completato o stanno per concludere la ricostruzione degli edifici privati, case e aziende. Ora l’obiettivo è il recupero dei centri storici e delle opere pubbliche. “C’è ancora tanto da fare. Ma questa striscia di terra che produceva il 2% del Pil nazionale tornerà più bella, più forte, più sicura di prima”, ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, commissario per la ricostruzione, facendo il punto su quanto è stato fatto insieme all’assessore Palma Costi, che ha la delega specifica al post-terremoto.

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