Tante volte, specie dopo un lungo periodo siccitoso, ci capita di percepire il caratteristico odore della pioggia e chissà quante volte vi siete chiesti la causa di questo particolare profumo.
Questo odore ha un nome, ovvero petricore, termine assegnato dai due scienziati australiani, I. J. Bear and R. G. Thomas, che per primi studiarono il fenomeno. La formazione immediata di questo odore già dalle prime gocce di pioggia che toccano il suolo è dovuto a un mix di sostanze, in primis di origine batterica, e da oli prodotti dalle piante che durante i periodi siccitosi si accumulano sul terreno.
Quando una goccia d’acqua tocca il suolo, specie nei tratti più porosi, avviene la formazione di numerose e microscopiche bolle d’aria all’intero dela goccia d’acqua. Queste dopo pochi istanti dalla loro formazione tendono a scoppiare rilasciando particelle di aerosol contenenti sia molecole d’acqua che sostanze presenti al suolo tendendo a disperdersi in atmosfera specie in presenza di venti sostenuti.
Grazie a questo fenomeno, impossibile da osservare a occhio nudo, le molecole aromatiche ( oli vegetali e sostanze di origine batterica) di cui è impregnato il terreno, riescono a giungere in atmosfera e successivamente il nostro naso, regalandoci quel caratteristico odore del petricore. Secondo gli esperimenti condotti dai due ricercatori australiani, l’odore del petricore è più intenso durante piogge di moderata/debole entità perchè è maggiore la quantità di aerosol emessa dalle gocce d’acqua che toccano il suolo. In presenza di forti acquazzoni l’equilibrio viene spezzato e l’odore del petricore lo si sente in misura molto minore.