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Dilaga il complottismo sulla magnitudo reale del sisma: ecco la VERITà

25 Agosto 2016, ore 23:44

Ancora una volta, come successo per il terremoto in Emilia e quello più datato dell’Aquila, si è tornati a polemizzare sulla magnitudo corretta della scossa sismica.

I social e la rete hanno amplificato queste sterili e inutile polemiche lanciate dai “complottisti”, secondo cui la magnitudo del terremoto di ieri, Mercoledì 24 Agosto, sarebbe stata alterata dallo stesso istituto nazionale di geofisica che comunica dati e dettagli ufficiali attraverso i suoi sofisticati sistemi di rilevazione sismica. Nulla di più falso, ovviamente.

I complottisti fanno riferimento ad un noto decreto del governo Monti che nel 2012 ha stabilito che i terremoti fino al grado 6,1 sono di competenza degli enti locali per quanto riguarda i risarcimenti danni, quelli che invece superano questa soglia sono di competenza dello Stato. In sostanza lo Stato non dovrebbe risarcire i terremotati dopo una scossa magnitudo 6 come quella avvenuta ieri.

Il punto è che il 6° di cui si sente tanto parlare si riferisce non alla magnitudo reale all’epicentro (6 secondo i dati ufficiali INGV), ma al grado della scala Mercalli, quella che misura appunto l’intensità sulla base dei danni, come giusto e naturale che sia. Sono due dati diversi e che non sono in relazione l’uno con l’altro. L’esempio classico che fanno i sismologi per distinguere è semplice: un terremoto di magnitudo 7 in mezzo al deserto (e quindi senza manufatti attorno) sta al grado 0 della scala Mercalli, che misura i danni. Nel caso del distruttivo terremoto di ieri, il grado Mercalli è molto più elevato (fra nono e decimo grado).

Inoltre (altra inesattezza), c’è un altro errore grossolano del messaggio-bufala: la «legge di Monti» tirata in ballo viene indicata come una risposta del governo al salasso seguito al terremoto dell’Emilia. Ma i conti non tornano: il decreto legge è stato approvato il 15 maggio del 2012, cinque giorni prima del sisma. La coincidenza non era passata inosservata e in tanti avevano parlato di una beffa che si sommava, così, alla tragedia. I fatti, però, anche qui si scostano dalla fantasiosa interpretazione: dopo il terremoto del 20 maggio 2012, Mario Monti firmò un decreto per garantire la copertura al 100% delle spese per la ricostruzione. Il decreto del 15 Maggio è stato soppresso con la legge n.100 del 12 luglio 2012 (quella che convertiva in norma a tutti gli effetti il decreto legge).

Ancora una volta la mania del complotto ha preso il sopravvento sulla ragione e l’informazione..