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Terremoto del centro Italia : cani eroi, salvate 60 persone dalle macerie

28 Agosto 2016, ore 21:49

Amatrice/ Le belle notizie sono sempre ben accette, soprattutto dopo un periodo estremamente negativo come quello appena vissuto.

Fra i soccorsi che stanno lavorando giorno e notte per salvare quante più vite possibili fra Amatrice, Accumoli, Arquata e Pescara del Tronto, troviamo gli eroi a quattro zampe, anch’essi instancabili ed estremamente volenterosi.

Hanno scavato in maniera incessante sotto tonellate di macerie riuscendo a salvare la vita di 60 persone nelle zone terremotate. Pastori tedeschi, belgi, grigioni, labrador, jack russel e border collie, sono le unità cinofile della Protezione Civile e fra loro spicca J, chiamato “Gioia” dagli amici : grazie al suo infallibile fiuto, J è riuscito a rintracciare cinque persone date per disperse sotto le macerie, in modo più preciso rispetto ai suoi compagni di taglia più grande. Grazie alle sue abilità, il jack russel è riuscito ad infilarsi fra le macerie riuscendo a localizzare i dispersi permettendone il recupero.

Daniela Romanato, responsabile e coordinatrice del gruppo cinofilo San Giorgio di Padova, racconta : “Appena giunti a Illica, una frazione di Accumoli, ci siamo subito resi conto che le macerie davanti a noi erano difficilissime da spostare. Non si trattava solo di cemento, ma era un mix di sassi mescolati con calce, cemento e una terra particolare. Nel momento in cui gli edifici sono crollati al suolo, il tutto è diventato come una sorta di impasto che non lasciava spazi sufficienti e piccole fessure attraverso le quali poter sentire vite umane. L’unico cane che si poteva utilizzare per ridurre i tempi di recupero dei dispersi segnalati all’unità cinofila – l’unica presente nella frazione alle porte di Accumoli – era appunto il jack russel. I tre cani dei dieci impiegati nelle aree colpite non sono stati in grado di localizzare in maniera esatta il punto preciso, per l’ingente mole di macerie che raggiungevano altezze elevate. Mancavano tecnicamente gli spazi necessari attraverso cui far passare un labrador, un pastore tedesco o un border collie. J ha salvato delle vite umane, mentre per altre non c’è stato più nulla da fare. Ma grazie a lui e ai suoi segnali finali così precisi che siamo riusciti a ritrovare le persone date per disperse.”