Impressionanti le immagini che arrivano dalla Nuova Zelanda, colpita il 13 novembre da un devastante sisma di magnitudo 8.1 sulla scala richter. Il sisma da deformato non solo la terraferma e i monti del Paese, ma anche il fondale marino che appare totalmente stravolto. Il fondale antistante la costa si è letteralmente sollevato di oltre due metri, come confermato da Alberto Michelini ( sismologo dell’INGV).
”E’ un dato non sorprendente, vista la dimensione dell’evento. Il terremoto, le cui stime ora si fanno più accurate e ci dicono che la magnitudo è stata di 8.0-8.1, è stato molto forte – rileva il sismologo – ed è avvenuto su una faglia lunga centinaia di chilometri, in corrispondenza della linea di costa”.
La rottura di una faglia di ”solito procede ad una velocità di 2 chilometri al secondo. In questo caso è avvenuta in poco più di 2 minuti, da Sud verso Nord-Est”. Quello che si vede ora in certe parti della costa dell’Isola del Sud, conclude, ”è un cambiamento della linea di costa, con variazioni sul livello del mare fino a 2 metri”.
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A cura di Raffaele Laricchia