Davvero impressionanti le immagini che arrivano dalla piana di Castelluccio di Norcia, una delle aree più colpite dal devastante terremoto di magnitudo 6.5 del 30 ottobre.
Una profonda voragine si è aperta nel terreno : il fenomeno è avvenuto a seguito del sisma del 30 ottobre e tecnicamente prende il nome di “sinkhole”, tipico di terreni carsici e molto fragili. Nel caso dell’altopiano di Castelluccio dobbiamo parlare di un “piping sinkhole”, come affermato dall’ISPRA : “i piping sinkhole in Italia risultano concentrati nelle piane alluvionali, nelle immediate vicinanze di dorsali carbonatiche (formate da calcari), in contesti geologico-strutturali ed idrogeologici complessi innescati da cause di diversa natura (sismi, siccità, alluvioni, emungimenti di acque, etc.). La presenza di un pacco di sedimenti impermeabili o semi-permeabili al tetto di un substrato carbonatico carsificato, un reticolo di faglie e diaclasi che mettano in comunicazione i due mezzi, sono fattori predisponenti essenziali. Inoltre la presenza di fluidi liquidi e gassosi nel sottosuolo, CO2 e H2S, che consentano la dissoluzione e di conseguenza il sifonamento dei materiali di copertura è stata riscontrata nella maggioranza dei casi”.
Di seguito il servizio del TG1 che mostra la profonda voragine apertasi a Castelluccio di Norcia, di cui non si riesce ad intravedere la fine :
A cura di Raffaele Laricchia