Dopo una partenza invernale non esaltante, in questi ultimi giorni la catena montuosa degli Appennini ha fatto il pieno di neve.
Dalle Marche meridionali e soprattutto dall’Abruzzo in giù, è tanta la neve caduta sui monti e sulle colline, dopo l’ondata di gelo durata circa una settimana che solo ora sta gradualmente attenuandosi. E’ sui monti abruzzesi e molisani che la neve risulta più abbondante, in molti casi ce n’è troppa e interi paesi sono in difficoltà poichè è difficile muoversi a causa del manto nevoso che supera spesso il metro e mezzo o addirittura i 2 metri, come nel caso di Pescocostanzo, o Campi di Giove, in provincia de L’Aquila, a soli 1000 metri di altezza, dove vi sono 250 cm di neve.
Problema inverso sulle Alpi e sull’Appennino settentrionale, dove la neve è scarsa o assente. Lo dimostra questa cartina che raffigura lo snow-cover (copertura nevosa) attuale sul continente europeo.
Tornando all’Appennino centro-meridionale, la situazione potrebbe aggravarsi e divenire davvero preoccupante fra qualche giorno in quanto è prevista una nuova irruzione di aria artica sull’Italia a partire da questo week end. Dall’analisi dei modelli previsionali, nel fine settimana, nuovi ingenti quantitativi di neve potrebbero accumularsi su Marche, Abruzzo, Molise. La situazione potrebbe diventare molto critica soprattutto in Abruzzo e nel Molise, portando all’isolamento di paesi, difficoltà ulteriori alla viabilità e chiusura di impianti sciistici per troppa neve.
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