Sono oltre sei giorni che si scava senza sosta tra le macerie e la neve allโhotel Rigopiano di Farindola, in Abruzzo, devastato da una micidiale valanga. Le estenuanti ricerche da parte dei soccorritori non sono ancora terminate in quanto mancano allโappello ancora 15 persone ( 14 le vittime accertate).
I soccorritori, veri e propri eroi, stanno lavorando in condizioni drammatiche non solo per via del maltempo ma anche a causa dello Stato che sta dando poco peso alla situazione. Solo venticinque vigili del fuoco lavorano a Rigopiano nelle ricerche dei dispersi. Undici uomini di Pisa, otto di Roma e appena sei di Pescara. Per ordini superiori durante la notte il numero dei soccorritori viene ridotto del 30% e ciรฒ rallenta notevolmente le opere di ricerca dei dispersi. In situazioni simili ci sarebbero voluti 300 uomini.
Sono gli stessi vigili del fuoco, che al momento si stanno facendo in quattro per scovare quanti piรน superstiti possibili, a muovere pesanti critiche verso la situazione che si รจ venuta a creare :ย โuna vasta area dellโhotel non รจ stata ancora battuta. Ci vorrebbe un esercitoโ, si sfogano i pompieri. Oltre allo scarso numero di soccorritori ci sono anche molte difficoltร tecniche, soprattutto di notte come denunciato da Marco Piergallini, pompiere e sindacalista Conapo : โ basterebbe mettere delle torri-luce per lavorare anche la notte. Siamo sempre gli stessi, ogni tanto chi si stancava a riposare unโoretta. Non cโรจ nemmeno un bagno chimico, e siamo in tanti qui, tra carabinieri, guardia di finanza, volontari, poliziotti, soccorso alpino e noi pompieri. La pipรฌ la facciamo nella neve, per tutto il resto cโรจ il bosco. Il nostro pranzo di oggi รจ stato mezzo panino con la nutella, una merendina e un succo di frutta. La cena di ieri รจ arrivata alle 4 di notte: la pasta e fagioli era talmente compatta che il mestolo si reggeva da soloโ.