Eruzione dell’Etna – L’INGV diffonde un comunicato sull’eruzione delle ultime ore
Nel mattino del 15 marzo 2017, un nuovo episodio eruttivo è iniziato al Cratere di Sud-Est dell’Etna. Come durante l’episodio eruttivo precedente (27 febbraio – 1 marzo 2017), la bocca eruttiva in attività si trova nella zona dell’ex “sella” fra il Cratere di Sud-Est (SEC) e il Nuovo Cratere di Sud-Est (NSEC).
Dopo la fine dell’ultimo episodio eruttivo, nella tarda serata dell’1 marzo, si era osservata una sporadica e debole attività esplosiva alla bocca eruttiva; negli ultimi giorni questa attività si era gradualmente intensificata. Nelle ore mattutine del 15 marzo, ha avuto inizio un piccolo trabocco lavico dalla bocca eruttiva sul fianco meridionale del complesso SEC-NSEC. Dopo le ore 07:00 UTC (=ore locali -1), si è registrato un rapido incremento dell’attività eruttiva nonché dell’ampiezza del tremore vulcanico. Alle ore 09:00 UTC, l’attività era caratterizzata da quasi costanti esplosioni stromboliane che hanno generato modeste quantità di cenere vulcanica, che si è rapidamente dispersa nell’atmosfera. La colata lavica aveva raggiunto la base del cono e si stava lentamente espandendo sul terreno pianeggiante verso sud.
Nel tardo pomeriggio, la colata di lava aveva continuato di avanzare sovrapponendosi a quella emessa durante l’episodio eruttivo precedente. L’intensità dell’attività stromboliana ha raggiunto un picco intorno alle ore 17:40-17:45 UTC, però nella serata, si è osservata una graduale diminuzione sia dell’attività eruttiva sia dell’ampiezza del tremore vulcanico, per continuare poi con fluttuazioni. La colata di lava non era più alimentata. Poco prima delle ore 23:00 UTC, una nuova piccola colata di lava è stata emessa da una bocca sul fianco meridionale del cono.
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