NovitĂ dallo spazio per tutti gli appassionati di astronomia : la cometa dalla chioma verde denominata 41P/Tuttle-Giacobini-Kresak sta ormai per raggiungere il nostro Sole. Il corpo celeste scoperto nel lontano 1858 viene periodicamente a farci visita, pertanto possiamo considerarlo un appuntamento “sicuro” a differenza di molti altri andati in fumo a causa dell’azione distruttiva del Sole da distanza molto ravvicinata.
La cometa è stata ribattezzata “cometa di San Patrizio” sie per la sua chioma verde e sia per i giorni di massimo splendore che coincideranno con la tipica festa irlandese. La cometa raggiungerĂ il perielio, ovvero la distanza minima dal Sole, il 12 aprile 2017 quando grazie al calore rilasciato dalla nostra stella assisteremo ad un repentino aumento della luminositĂ del piccolo corpo celeste. Esso raggiungerĂ la magnitudine 9 giĂ dai primi di aprile e sarĂ dunque visibile con telescopi o binocoli. Per poterla osservare ad occhio nudo sarĂ necessario che raggiunga la magnitudine 6, cosa al momento poco possibile.
La cometa sarĂ molto rapida : in pochi giorni attraverserĂ ben quattro costellazioni : quella del Leone, del Leone Minore, dell’Orsa Maggiore e per concludere la costellazione del Drago.
Come detto poc’anzi la cometa è stata scoperta inizialmente il 3 maggio 1858 da Horace Parnell Tuttle, dopodichè è stata nuovamente scoperta nei decenni successivi da Michel Giacobini e Lubor Kresak rispettivamente nel 1907 e nel 1951. Ecco il motivo del nome assegnato alla cometa, ovvero 41P/Tuttle-Giacobini-Kresak .
Nel 2011 la cometa si avvicinò nuovamente al Sole ma dalla Terra non fu visibile in quanto era situata dal lato opposto. Quest’anno invece tutti i tasselli sembrano combaciare al posto giusto per poter assistere ad un degno spettacolo astronomico con gli strumenti adatti. La speranza di poterla osservare anche ad occhio nudo è ristretta alla prima decade di Aprile, ma al momento le possibilitĂ sono basse.
A cura di Raffaele Laricchia
Ricevi le notizie di InMeteo su Facebook