Mancano ormai poche ore al ritorno dell’orario legale, che andrà a sostituire questa notte quello solare.
L’arrivo dell’ora legale determinerà lo spostamento delle lancette degli orologi un’ora avanti. Alle 2.00 di questa notte, quindi, dovremo spostare le lancette sulle 3.00. In verità la maggior parte dei dispositivi lo faranno in automatico (pc, tablet, etc.), quindi ci sveglieremo domattina con il nuovo orario.
L’ora legale ci farà riposare un’ora in meno, ma la maggior parte di noi non accuserà il colpo. Solo una piccola percentuale di persone potrà notare e soffrire un leggero cambio del proprio bioritmo, accusando uno stato di stanchezza o in alcuni casi di maggiore irritabilità. Conseguenze comunque passeggere.
La buona notizia (almeno per molti) è quella del tramonto posticipato e quindi di una maggiore durata di luce diurna.
Risparmio energetico: l’ora legale consentirà infatti di ridurre i consumi di energia elettrica, grazie alla possibilità di sfruttare maggiormente la luce solare nelle ore pomeridiane. L’orario legale non può certamente aumentare le ore di luce disponibili, ma solo indurre un maggior sfruttamento delle ore di luce che sono solitamente “sprecate” a causa delle abitudini di orario.
Terna – la società che gestisce la rete elettrica nazionale – stima un minor consumo di energia elettrica pari a circa 555 milioni di kilowattora, quantitativo corrispondente al fabbisogno medio annuo di circa 200 mila famiglie. Per il 2017 è pari a 104 milioni di euro.