Per le alte latitudini europee ed asiatiche l’inverno è ancora nel pieno delle forze anche se qualche giornata stabile e fresca inizia a presentarsi come di consueto in questo periodo dell’anno.
Dopo una piccola fase apparentemente primaverile con temperature fino a 15 °C tra Ucraina e Russia, il gelo è tornato prepotentemente ad investire tutti i paesi orientali come fosse pieno inverno. Una vasta saccatura artica proveniente dal mar di Barents sta sorvolando la Scandinavia e la Russia europea dove sta apportando un severo guasto del tempo di stampo invernale. Le temperature a 850 hpa (circa 1400 metri) sono crollate sino a -12°C e i bassi geopotenziali stanno permettendo estrema instabilità che sfocia in nevicate copiose e a carattere di tempesta.
La neve è tornata ad imbiancare le pianure Sarmatiche e nelle prossime ore sarĂ coinvolta anche la regione del Volga dove ci aspettiamo importanti accumuli. La neve è tornata ad imbiancare anche Mosca. Le forti nevicate sono state favorite dal transito di una vasta depressione artica che ha invorticato l’aria gelida in tutta la colonna d’aria aumentando nettamente l’instabilitĂ Â del fronte occluso. Ecco spiegate le copiose e diffuse nevicate che stanno interessando il nord-est europeo.
L’irruzione di aria gelida persisterĂ sino al termine della settimana a causa della presenza di una vasta cella anticiclonica sull’Europa nord-occidentale. Le temperature pertanto si manterranno gelide ed ampiamente negative specie nelle notti di sereno grazie all’effetto albedo e all’inversione termica. Si prospettano minime anche inferiori ai -20°C sulle vaste pianure russe e fino a -10/-12 °C su Mosca e zone limitrofe.
A cura di Raffaele Laricchia
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