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Scoperta sensazionale : possibile la vita su Encelado, la principale Luna di Saturno

14 Aprile 2017, ore 7:50

Sino a pochi giorni fa era un’ipotesi concreta, frutto di anni di studi e rilevamenti, ora invece l’ipotesi è totalmente fondata : su Encelado, una delle principali lune di Saturno, la vita è possibile.

Parliamo di vita biologica naturalmente, come microrganismi e batteri, i quali rappresentano l’inizio della vita su un corpo celeste come lo è stato per la Terra milioni di anni fa. L’annuncio è stato effettuato dai ricercatori del team della missione Cassini della NASA.
Si tratta di una delle scoperte più importanti degli ultimi 13 anni da parte della sonda Cassini il cui compito è quello di osservare in ogni minimo dettaglio Saturno e le relative lune. Fu lanciata nell’ottobre 1997 da Cape Canaveral ed è giunta tra gli anelli di Saturno il 1° Luglio 2004. Nel corso degli ultimi anni ha potuto inviare al nostro pianeta tante preziose informazioni grazie alla sua principale antenna progettata e realizzata a L’Aquila negli stabilimenti di Thales Alenia Space.

La scoperta, pubblicata sulla rivista Science e illustrata ieri sera dalla NASA, rivela come Encelado potrebbe disporre di condizioni in grado di favorire la vita nell’oceano di acqua presente sotto i suoi ghiacci. Già nel 2014 uno studio effettuato da astronomi italiani ipotizzava la possibilità della vita su Encelado e gli ultimi studi e rilevamenti hanno dimostrato che quelle ipotesi non erano infondate.
La sonda Cassini ha individuato indizi della presenza di sorgenti geotermali nell’oceano, in maniera molto simile a quelle terrestri.

In uno dei tanti incontri ravvicinati della sonda Cassini con Encelado, si sono potuti osservare e “testare” i vapori dei geyser liberati dalle crepe dei ghiacci della luna. Proprio in quel momento lo strumento Ion Neutral Mass Spectrometer è riuscito a rilevare idrogeno e anidride carbonica, entrambi elementi/molecole essenziali per il processo della “metanogenesi”, ovvero per la produzione di metano da parte dei microrganismi.

Il geochimico Jeffrey Seewald, dell’istituto oceanografico Woods Hole, commenta così la scoperta :  “un passo in avanti importante nel valutare quanto Encelado possa ospitare forme di vita”. Con le prossime missioni già programmate, si andrà a confermare direttamente sul corpo celeste, oltre che la vita, la tipologia di vita biologica presente”.

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