Sono parole rassicuranti quelle della ministra Beatrice Lorenzin, che Martedì mattina si è recata presso la Eco X di Pomezia, dopo il devastante incendio del 5 Maggio che generò un’enorme e densa nube nera sui centri abitati vicini.
Abbiamo dati positivi: è esclusa la presenza di diossine nell’area circostante gli abitati. Anche sugli alimenti i campionamenti escludono la presenza di inquinanti». Queste le parole della ministra «La situazione a Pomezia è abbastanza serena – ha aggiunto la responsabile della Salute – Voglio tranquillizzare i cittadini: tutti gli esperti si aspettano un progressivo calo dei valori per gli esami successivi». E comunque «continueremo con i monitoraggi».
Infatti già due giorni dopo il rogo i dati erano migliorati. Il 7 maggio, ha spiegato il direttore dell’Arpa Lazio, Marco Lupo, alla commissione Ambiente del Senato, il livello di diossine rilevato vicino alla Eco-X era di 28,5 picogrammi al metro cubo: quasi 300 volte il limite di sicurezza, ma molto meno del dei due giorni precedenti, quando il livello era stato di 77,5 ovvero oltre 700 volte il limite di legge. Il trend di sensibile diminuzione è stato registrato anche sugli altri due inquinanti rilevati. Il benzoapirene è sceso da quota 9,1, subito dopo l’incendio, a 5,2 il 7 maggio e a 0,8 l’8 maggio (la soglia è 1). Il Pcb, che era a 394, nei due giorni esaminati è diminuito a 371 e poi a 300.