Come ampiamente previsto il maltempo è tornato ad abbattersi sulle regioni settentrionali dopo il gran caldo afoso degli ultimi giorni. Il responsabile di questa ondata di maltempo è un cavo d’onda atlantico, ovvero un’ insenatura colma di aria fresca e instabile che è transitata sul nord Italia entrando in contrasto con la gran calura presente nei bassi strati.
Il contrasto tra le due differenti masse d’aria è stato notevole e ne è conseguita la formazione di un vasto temporale MCS ( sistema temporalesco a mesoscala, formato da numerosi temporali al suo interno) che ha attraversato l’intero Settentrione.
Nel corso della mattinata il temporale ha colpito in maniera diretta Lombardia e Veneto, provocando notevoli disagi a causa delle piogge torrenziali, dell’attività elettrica estrema, dei colpi di vento e delle grandinate.
Sono oltre 50.000 i fulmini caduti in pochi minuti, segno dell’incredibile violenza ed estensione del sistema temporalesco ( come potete osservare dall’immagine del radar presente nella gallery fotografica ). Un alluvione lampo si è abbattuto nel vicentino (esattamente ad Enego, guarda QUI), mentre sulla pianura tra vicentino e trevigiano si sono susseguite una serie di violente grandinate con chicchi di dimensioni estreme. L’area tra Miane e Vittorio Veneto è stata quella, probabilmente, più colpita dalle grandinate. L’intensità delle precipitazioni e il diametro della grandine ( anche fino a 10 cm!) ha causato una vera e propria devastazione non solo alla vegetazione ma anche alle automobili. Eloquenti le immagini che giungono in redazione :
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