Il vulcano Bogoslof, situato nell’arcipelago delle Aleutine, in Alaska, è tornato improvvisamente ad eruttare lanciando in atmosfera una nube di gas e cenere alta ben 9 km di altezza. I fenomeno ha costretto le autorità locali ad emettere l’allerta massima per gli aerei che sorvolano l’area del vulcano.
Il vulcano aveva già mostrato segnali di ripresa nel corso degli ultimi otto mesi, in particolare con l’inizio del nuovo anno, sebbene l’intensità delle eruzioni risultasse abbastanza modesta. L’eruzione più forte è quella avvenuta ieri sera alle 20.15 italiane e prosegue tutt’ora.
Il Bogoslof è un edificio vulcanico che comprende tutta una serie di piccole isole ravvicinate che salgono per circa 1500 metri dal fondo marino del Mar di Bering. L’isola principale che costituisce il vulcano ha subito numerosi cambiamenti, anche in tempi recenti, sia nella forma che nelle dimensioni: infatti la sua attività a pelo d’acqua rende il vulcano più soggetto ad eruzioni di tipo freatomagmatico e quindi altamente esplosive che, insieme all’erosione del mare, deformano e modificano continuamente l’aspetto dell’isola.