Il caldo sta raggiungendo l’apice della sua intensità in queste ore letteralmente infernali su tutto il sud Italia. L’anticiclone sub-tropicale oggi sta dando il meglio di se con temperature molto alte su Sicilia, Calabria, Puglia e Campania, in molte località superiori ai 40°C. Impressionante la temperatura registrata a Siracusa alle 16.30 : il termometro ha raggiunto ben +45°C nel centro cittadino! Temperature oltre i 40°C anche tra le province di Enna e Catania e sulla Calabria centrale. Gran caldo anche in Puglia dove le temperature sono diffusamente superiori ai 36/37 °C con picchi di 40°C nel foggiano e nell’entroterra salentino. Caldo anche in Sardegna e Campania con temperature tra i 32 e 37°C.
Oggi è il giorno più caldo di questa lunghissima fase calda : da domani le temperature tenderanno costantemente a scendere grazie all’ingresso di correnti più fresche di maestrale e tramontana, sebbene il clima continuerà a presentarsi molto secco e avaro di precipitazioni degne di nota. La conseguenza di questo caldo eccezionale e della siccità che avvolgono il sud sono gli incendi, dietro cui, ovviamente, c’è la mano dell’uomo.
Centinaia gli incendi appiccati tra Sicilia e Calabria, ma la situazione più critica è nel parco nazionale del Vesuvio, a Napoli, dove il fronte di fuoco continua a propagarsi nonostante il lavoro incessante dei Vigili del Fuoco e dei Canadair. Il fronte delle fiamme sembra non terminare mai, ha superato i 2 km di lunghezza. Le situazioni più critiche a Ottaviano, Torre del Greco, Ercolano e Massa di Somma, dove le fiamme hanno raggiunto diverse abitazioni.
Il sindaco di Torre del Greco (Napoli), Ciro Borriello, informa la popolazione e chie, dove possibile, il supporto di volontari. Il primo cittadino, già ieri sera impegnato sui luoghi dove si sono verificate le situazioni più critiche sul fronte dell’emergenza incendi che sta devastando l’area vesuviana, si rivolge ai cittadini evidenziando che «la situazione è molto seria, grave, stiamo cercando di impegnare tutte le forze a nostra disposizione».
Pare si sia trattata di una ipotesi infondata quella riguardante l’utilizzo di gatti per appiccare gli incendi, nonostante fosse stata data per certa da diverse testate nazionali. Le guardie forestali del Vesuvio affermano che secondo le loro fonti gli incendi non sono stati appiccati da animali bruciati. La natura degli incendi rimane ugualmente di origine dolosa.