Ore da incubo per l’area del Vesuvio a causa di un incendio di proporzioni gigantesche che prosegue senza sosta da oltre due giorni. Il fronte delle fiamme ha superato i due chilometri e gli sforzi dei Vigili del Fuoco e dei Canadair risultano quasi inutili a causa della secchezza dei boschi e del vento. L’incendio è talmente vasto che ha liberato un’altissima colonna di fumo immessasi nelle alte quote dell’atmosfera tanto da poter raggiungere facilmente Basilicata e Puglia ( vedi qui ).
Gli incendi nel Parco nazionale del Vesuvio sono stati di origine dolosa, ovvero provocati dall’uomo. Il Comandante regionale dei Carabinieri forestali, Sergio Costa, comunica dell’arresto di un piromane avvenuto a seguito di indagine condotta dalla Procura di Torre Annunziata, che ha aperto un fascicolo per incendio doloso a carico di ignoti.
Il comandante non ha fornito ancora dettagli sull’identità dell’uomo catturato, ma presto dovrebbero esserci aggiornamenti in merito. Si tratterebbe del primo piromane individuato dalle forze dell’ordine grazie all’analisi delle immagini catturate dalle telecamere di videosorveglianza. Non si esclude un’azione coordinata da parte di più soggetti dato che gli otto focolai iniziali sarebbero cominciati quasi tutti nello stesso istante. Le indagini in merito proseguono e, con ogni probabilità, i militari potrebbero avvalersi di rilievi aerei per documentare altri episodi di dolo.