Un potente terremoto ha colpito l’Egeo nella notte, esattamente alle 00.31 italiane, corrispondenti alle 01.31 locali. Il terremoto, di magnitudo 6.7 sulla scala richter, si è verificato in mare, tra la costa turca di Bodrum e l’isola greca di Kos. Tantissimi i danni provocati dal sisma e anche due vittime. Oltre 100 i feriti e da segnalare anche uno tsunami di mezzo metro che ha colpito Bodrum dove ha provocato tantissimi danni.
Una notte da incubo anche per dieci studenti reatini che si trovavano in vacanza sull’isola di Kos. Il gruppo si trovava in albergo al momento della scossa : dopo essere fuggiti l’albergo è stato dichiarato inagibile e ora sono stati spostati in una zona più sicura dell’isola, lontana dal mare. Comune e prefettura si sono attivati subito per permettere loro di rientrare in Italia il prima possibile. Non sarà facile visto che al momento l’aeroporto di Kos è fuori uso.
«Al momento – ha detto uno dei genitori all’Ansa – non possono lasciare Kos in quanto l’aeroporto è fuori uso, hanno avuto molta paura ma stanno tutti bene. Siamo in contatto con la Prefettura di Rieti e con la Farnesina per capire quando potranno rientrare in Italia».
Tanta la paura non solo tra i ragazzi ma anche, naturalmente, tra i loro genitori soprattutto dopo le esperienze terribili vissute poco meno di un anno fa in terra laziale.
[foogallery id=”126090″]
«Non sappiamo ancora nulla, i nostri ragazzi sono bloccati a Kos, l’aeroporto è chiuso, non sono previste navi e neanche la Farnesina al momento ci ha dato rassicurazioni sul loro rientro in Italia». E’ quanto afferma
all’Ansa, l’ex assessore comunale Stefania Mariantoni, uno dei genitori dei 7 giovani reatini in viaggio nell’isola greca di Kos per la maturità.
«Sappiamo che il terremoto ha danneggiato la torre di controllo – afferma ancora Mariantoni – perciò l’aeroporto è inagibile e probabilmente lo sarà a lungo. Siamo in costante contatto con i nostri ragazzi, stanno bene, nonostante la grande paura di questa notte, si trovano in un luogo sicuro ma al momento neanche le autorità italiane sono in grado di fornirci rassicurazioni su tempi e modalità di rientro in Italia».