Previsioni meteo Puglia/ L’anticiclone africano si intensifica ora dopo ora lungo tutta l’Italia come da anni non capitava. Nelle ultime ore sono giunte isoterme vicine ai +25/+26°C a 850 hpa (circa 1500 metri di quota) e la situazione tenderà a peggiorare ulteriormente nei prossimi giorni con l’arrivo di isoterme vicine ai +28°C legate ad una ventilazione favonica su molte regioni.
La Puglia è tra le regioni più calde d’Italia dopo Toscana, Lazio, Umbria e Sardegna. I valori massimi odierni sono decisamente alti su buona parte della regione, in particolare nel foggiano :
Foggia 42°C, San Severo 40°C, Trani 39.1°C, Cerignola 40.3°C, Bari 35°C, Acquaviva delle Fonti (BA) 38.5°C, Adelfia (BA) 38,9°C, Taranto 36.2°C, Grottaglie (TA) 40°C, Brindisi 34°C, Lecce 36°C, Nociglia (LE) 38.8°C, Tuglie (LE) 39.1°C, Gallipoli 36°C, Manduria (TA) 37.4°.
Il caldo tenderà ad aumentare ulteriormente nei prossimi giorni tanto che numerosi record potrebbero essere abbattuti in diverse località pugliesi. L’ondata di caldo africano persisterà quantomeno sino a metà della prossima settimana.
La fase più calda per Puglia e Basilicata sarà tra sabato 5 e mercoledi 9 agosto quando giungeranno isoterme a 850hpa (circa 1500 metri di quota) vicine tra i +26 e i +28°C e contemporaneamente si attiveranno i venti favonici di libeccio (i classici venti dell’entroterra molto caldi e torridi). In questo contesto le temperature subiranno un’ulteriore impennata tanto che potremo facilmente superare i 40/42°C su gran parte della Puglia e del materano e localmente anche i 45°C (nel foggiano).
Anche Bari potrà toccare i 40°C a causa dei venti di libeccio. Stesso discorso anche per Brindisi e Lecce (qui anche punte di 42°C).
Oltre alle temperature aumenterà anche l’afa, specie lungo le coste, a causa dello stazionamento dell’anticiclone sul Mediterraneo. Esso impedirà ricambi d’aria o ventilazione “scaccia umidità” : l’evaporazione dei mari durante le ore diurne permetterà un costante e graduale aumento dell’umidità relativa nei bassi strati e saranno soprattutto coste e pianure a subirne le conseguenze. Insomma ci apprestiamo a vivere una delle più importanti ondate di caldo degli ultimi anni.