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Caldo estremo: allarme ozono oltre i limiti, un pericolo per la popolazione

4 Agosto 2017, ore 11:07

Il caldo intenso, con temperature ampiamente sopra la media stagionale, sta causando l’innalzamento dei livelli di ozono in Lombardia.

L’Arpa ha invitato le persone che vivono nelle aree con i livelli di ozono più alti a limitare le uscite nelle ore più calde. Ricordiamo che un’esposizione prolungata a concentrazioni elevate di ozono può provocare tosse, irritazione della gola o agli occhi, malessere e dolore al petto durante la respirazione, aumento della frequenza respiratoria, riduzione della capacità polmonare.

In alcune province, come quella di Varese e alcune aree di Monza, Como, Lecco e Milano le rilevazioni si sono spinte al di sopra del livello di allarme, fissato alla quota di 240 microgrammi per metro cubo. Stando alle rilevazioni dell’Arpa, nella giornata di ieri, i livelli di maggior concentrazione di ozono sono stati registrati a Trezzo sull’Adda nel milanese (270), Meda in Brianza (266) e a Cantù (262) in provincia di Como.

Il problema non riguarda soltanto la Lombardia ma soprattutto il Centro-Nord in generale. Livelli oltre la soglia di allarme anche nelle Marche negli ultimi giorni. Inevitabili i casi di malore e gli interventi del pronto soccorso in diverse località.

La Coldiretti, invece, ha lanciato l’allarme per le api che, a causa della siccità, rischiano di restare senza nutrimento. Il gran caldo mette a rischio anche gli alveari e potrebbe compromettere il 30% del miele lombardo. “Dopo le gelate di primavera – spiega Ettore Prandini, Presidente della Coldiretti regionale – adesso oltre 5mila apicoltori dei nostri territori devono fare fronte a temperature africane che, soprattutto in pianura, stanno facendo seccare i fiori spontanei togliendo risorse e nutrimento alle api”. Alla fine della stagione la Lombardia, secondo Coldiretti, rischia di avere 500 tonnellate in meno di miele e di prodotti dell’alveare rispetto alle 1.700 tonnellate delle annate normali.