Terremoti in Cina/ Ore da incubo in Cina dove si son verificate due fortissime scosse di terremoto nell’arco di 11 ore tra ieri e stanotte, in due regioni differenti.
La prima scossa ha colpito la regione del Sichuan, al centro del Paese, alle 19.19 locali di ieri 8 agosto : questa scossa ha raggiunto la magnitudo 6.5 sulla scala richter e ha provocato numerosi danni a causa dell’elevata densità della popolazione nell’area epicentrale.
La seconda scossa è avvenuta nel corso della tarda notte, esattamente alle 05.27 (01.27 in Italia) e ha raggiunto la magnitudo 6.3 sulla scala richter (secondo i dati del centro sismico USGS ). Questa seconda scossa ha colpito la regione dello Xinjiang, sull’estremo nord-ovest del Paese, al confine col Kazakistan.
Riguardo la seconda scossa non sono ancora giunte notizie, ma si temono danni ingenti data la presenza di numerosi centri abitati nel raggio di 30 km dall’epicentro, tra le prefetture di Bortala e Kazaka di Ili.
Giungono invece notizie più dettagliate dal Sichuan, dove è avvenuta la prima fortissima scossa ieri sera : sono 12 le vittime accertate e 175 i feriti, mentre sono numerosi i dispersi ( il bilancio pertanto è provvisorio).
L’area più colpita è la contea di Jiuzhaigou, famosa per il parco nazionale con cascate e formazioni carsiche visitato ieri da oltre 34.000 turisti. Il presidente Xi Jinping ha sollecitato ogni sforzo utile per rendere più efficaci i soccorsi alle popolazioni colpite. Il premier Li Keqiang ha spinto le autorità locali ad accelerare le operazioni di «organizzazione e monitoraggio», ha riportato l’agenzia Nuova Cina. Oltre 100 turisti sono rimasti intrappolati a Ganhaizi dopo che una frana ha bloccato le strade.
Secondo la valutazione preliminare fatta dall’unità di crisi del ministero degli Affari civili, il terremoto ha distrutto o gravemente danneggiato un totale di 24.000 stanze.