Maltempo in Veneto/ Come ampiamente previsto il maltempo ha colpito duramente le regioni nord-orientali dell’Italia, in particolare in queste ultime ore Veneto ed Emilia. Qui è venuto a formarsi un vasto temporale MCS (Mesoscale Convective System) generato lungo una pericolosa linea di convergenza tra le corrente fresche occidentali e quelle calde e umide di scirocco (ben inquadrate all’interno del nostro editoriale di stamane, come potete leggere qui >>>).
Il temporale è risultato molto violento oltre che di dimensioni eccezionali. L’MCS ha generato venti di downburst tempestosi, con raffiche superiori ai 110 km/h, che hanno causato danni ingenti in numerose località dapprima tra ravennate, forlivese, ferrarese e rodigino e successivamente, dopo le 16.00, sul litorale veneto centro-settentrionale e in particolare nel veneziano.
Il temporale ha scatenato nubifragi, grandinate e venti tempestosi, con raffiche superiori ai 110 km/h che hanno prodotto danni immensi. Anche nel veneziano, così come nel delta del Po, sono stati sradicati centinaia di alberi, distrutti tetti e spazzati via segnali stradali, gazebi, ombrelloni, cassonetti della spazzatura e quant’altro. Il fenomeno è riconducibile al vento di downburst, ovvero il vento prodotto dal crollo dell’aria fredda dall’interno del temporale verso il suolo (non è da confondere con la tromba d’aria).
Danni inquantificabili al momento, la scia di devastazione del temporale comprende buona parte del veneziano, sia le coste che i comuni appena più interni.
Situazione emergenziale in tutto il litorale. Al camping Mediterraneo di Cavallino ci sono alberi sradicati, tende divelte, danni ad auto e roulotte. Al camping Silva due roulotte sarebbero addirittura finite in mare.
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I Vigili del fuoco hanno soccorso un uomo tedesco al camping Mediterraneo rimasto ferito. Si trovava nella veranda del suo camper, schiacciato da un albero. L’uomo è stato trasportato in ospedale ma non è in gravi condizioni. Nel camping si trovavano ben 3000 persone al momento del temporale : sono 60 gli alberi caduti e altri 30 sono al momento pericolanti. Tanta paura tra le persone ma fortunatamente possiamo parlare di tragedia sfiorata.
Decine di alberi sono caduti sulle strade principali del litorale, tanto che arrivare a Cavallino al momento è quasi impossibile.
Disastro a Jesolo : due pini sradicati in via Bafile hanno bloccato la strada, un altro in via Aquileia davanti alla sede Ascom. Disagi anche all’ospedale di via Levantina, con altri alberi caduti e l’uscita delle autoambulanze ostruita. Volati ombrelloni e lettini sulla spiaggia. All’Aqualandia di Jesolo, dove tutti i presenti sono stati evacuati, è stato necessario l’intervento dei pompieri, così come nella zona dell’ospedale di Jesolo. Sono centinaia gli alberi abbattuti e le auto schiacciate sul litorale tra Jesolo, Caorle e Bibione.
Venti fortissimi anche a Venezia, dove un’edicola è stata abbattuta. Ora il tempo è in miglioramento, ma nuovi temporali di forte entità potranno svilupparsi nella giornata di domani.