Tra i più forti uragani degli ultimi cinquant’anni, Harvey sta pesantemente colpendo la costa meridionale degli USA e in particolare il Texas. La tempesta tropicale aveva raggiunto, nella serata di venerdi, la categoria 4 su una scala da 1 a 5, in quanto aveva raggiunto venti superiori ai 200 km/h con raffiche vicine ai 240 km/h. Oltre ai venti fortissimi anche piogge torrenziali e violente mareggiate che hanno prodotto notevoli danni lungo i settori costieri.
Ora l’uragano è stato degradato a categoria 2 dopo che l’occhio del ciclone ha fatto “landfall” sulle coste texane. Fortunatamente l’attivazione di tutti i dispositivi di emergenza ha permesso a migliaia di persone di abbandonare in tempo le proprie abitazioni. Purtoppo si contano due vittime causate dall’uragano. Decine i feriti.
I venti tempestosi hanno provocato danni estremi : decine di migliaia di alberi sono stati abbattuti, numerose le case e le fabbriche scoperchiate. Abbattuti anche pali della luce, tralicci e decine di camion e automobili sono state ribaltate. I settori maggiormente colpiti sono quelli costieri tra Lake Charles e Brownsville.
Il pericolo principale ora è rappresentato dalle piogge torrenziali che continueranno ad imperversare su gran parte del Texas a causa dello stazionamento dell’uragano nel golfo del Messico nord-occidentale. Molto facile l’innesco di pesanti alluvioni e inondazioni soprattutto per via della presenza di una costante e forte ventilazione meridionale, che impedisce il regolare deflusso delle acque piovane verso il mare.
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