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Meteo : gelo in costante aumento al Polo Nord, l’inverno “scalda” i motori

1 Ottobre 2017, ore 18:33
Meteo / Il semestre freddo prende piede al Polo nord

Meteo – Inizia il raffreddamento del polo nord grazie all’avanzata autunnale. Sempre più freddo il vortice polare, l’inverno sta scaldando i motori per il trimestre freddo!

Meteo/ Ad un mese dall’inizio dell’Autunno meteorologico e appena 9 giorni da quello astronomico, è ormai evidente come il “semestre freddo” prenda sempre più il sopravvento sui resti di quella che possiamo definire come una delle estati più calde di sempre. La stagione autunnale è cominciata in grande spolvero su tutto il continente Europeo mostrando non solo le prime importanti perturbazioni cariche di preziosa pioggia, ma anche i primi fenomeni fisici tipici del passaggio dall’estate all’inverno, come le classiche nubi basse e le inversioni termiche. Quest’ultime si stanno manifestando con insistenza su gran parte dell’est Europa negli ultimi giorni, tutto grazie alle temperature via via sempre più fredde e alla minor incidenza dei raggi solari.

Anche alle alte latitudini, ovvero oltre il circolo polare artico, la situazione risulta estremamente dinamica e in rapida evoluzione : il semestre freddo del polo nord è già cominciato grazie al costante indebolimento dei raggi solari che tenderanno man mano ad inclinarsi sino a scomparire all’inizio dell’inverno, favorendo le classiche giornate glaciali dove è la notte a regnare incontrastata.

Meteo / Il semestre freddo prende piede al Polo nord

Meteo / Il semestre freddo prende piede al Polo nord

Dunque il processo di raffreddamento del polo nord prosegue senza sosta : il gelo si inizia a far seriamente sentire su gran parte della Groenlandia, in Siberia e nel Canada settentrionale, dove le temperature oscillano tra i -10 e i -16°C al suolo, mentre in quota (circa 1500 metri) i valori sono posti tra i  -5 e i -15°C. La presenza di temperature più basse al suolo dimostra la presenza delle classiche inversioni termiche tipiche dell’autunno e dell’inverno, ovvero l’accumulo di aria fredda e pesante nei bassi strati a discapito di un aumento termico alle quote più alte. Nelle ultime ore sono state registrate temperature anche fino a -20°C sui settori pianeggianti del Canada settentrionale, come del resto logico in questo periodo dell’anno. Entro metà ottobre si sfioreranno probabilmente già le prime isoterme attorno ai -20/-25°C a 850 hpa (circa 1500m) sui settori groenlandesi.

Una manna dal cielo il raffreddamento costante troposferico del polo nord, che sta in qualche modo tamponando lo scioglimento dei ghiacci artici. Purtroppo bisogna constatare che la situazione è alquanto critica : lo spessore della calotta polare è tra i più bassi di sempre nonostante la maggior tenuta dell’Artico centrale nel corso dell’estate grazie alla presenza di una serie di perturbazioni che sono riuscite a favorire un rallentamento dello scioglimento del ghiaccio. Nonostante ciò la situazione resta molto critica, sebbene non ci troviamo davanti al record negativo registrato nel 2012. Ora con l’avanzata dell’inverno la situazione tenderà fisiologicamente a migliorare su gran parte della calotta artica, ma naturalmente per migliorare il trend (ancora molto negativo) potrebbero occorrere molti anni e nulla vieta addirittura un ulteriore peggioramento dato il cambiamento climatico in atto.

Il vortice polare dell’emisfero boreale : una grande depressione centrata sul polo nord che ruota in senso anti-orario e favorisce, grazie anche a momenti di indebolimento e alle interferenze con gli anticicloni delle fasce temperate, all’arrivo delle perturbazioni e del freddo in Europa/Italia

IL VORTICE POLARE SI RINFORZA

Con il costante calo delle temperature ed il costante indebolimento dei raggi solari, il vortice polare come di consueto inizia il suo processo di rafforzamento che molto probabilmente raggiungerà l’apice tra fine autunno ed inizio inverno. Con la formazione del vortice polare ( il cui embrione si è sviluppato al termine di agosto) possiamo ufficialmente inaugurare il semestre freddo boreale : sia l’autunno che l’inverno italiano (oltre che buona parte della primavera) saranno direttamente influenzate dal suo stato di forma, dai suoi movimenti e dalle sue debolezze. L’arrivo delle perturbazioni atlantiche, delle depressioni nord europee e delle correnti fredde e gelide dell’est europa, dipendono molto dal vortice polare, principale direttore d’orchestra dell’inverno boreale.

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