La prima vera irruzione fredda di quest’autunno non solo ha investito la nostra penisola, ma ha colpito, sicuramente in maniera più diretta, anche le regioni balcaniche. I Balcani sono difatti ben esposte alle correnti fredde provenienti dai quadranti settentrionali e nord orientali, le quali in caso di correnti più umide nei bassi strati sono in grado di arrecare diffuse nevicate.
Sull’Italia l’incursione fredda ha apportato maltempo, venti forti e la prima neve oltre i 1400 metri al centro-sud. Sui Balcani invece il freddo è stato nettamente più intenso, tanto che a 850 hpa (circa 1500 metri di quota) sono giunte isoterme inferiore allo zero, tipiche del tardo autunno in queste zone.
Un week-end invernale dunque per i Balcani : Paesi come Montenegro, Romania, Croazia, Kosovo, Bosnia-Erzegovina e Macedonia sono stati interessati da maltempo diffuso e nevicate forti in montagna, localmente anche sotto i 1000 metri!
In Montenegro la neve si è spinta sin verso gli 800 metri, regalando scenari favolosi tipici dell’inverno. Addirittura oltre i 1000 metri l’accumulo nevoso ha superato i 30 cm di spessore, come sul monte Zabljak e sui rilievi del Durmitor. Oltre 30 cm di accumulo anche sui rilievi serbi e macedoni. Imbiancato anche il Parco Nazionale del Mavroro e la Szar Plana.