Laboratori del Gran Sasso – In questi ultimi giorni si è tornato a paralre dei laboratori situati all’interno del massiccio del Gran Sasso e degli esperimenti che conducono da tempo.
Sopratutto perchè, con il passare degli anni, sono numerose le evidenze che testimoniona che tale struttura non funziona correttamente, infatti solo pochi mesi fa si è fortemente parlato della fuga di sostanze nocive che hanno inquato le acque destinate ad oltre 700mila persone. Tali fughe di materiali inquinanti sono successe altre volte in passato e potranno succedere ancora nel corso dei prossimi mesi o anni. Tuttavia, in questi giorni, si parla dell’esperimento SOX, si tratta di una ricerca sui neutrini che impiegherà per oltre un anno i laboratori. Ciò che desta preoccupazione, è che per effettuare questo esperimento si utilizzerà una potente sorgente radioattiva di Cerio 144. Sorgente proveniente da un reattore nucleare russo. Nei laboratori in questione arriveranno fonti radioattive degne di una centrale nucleare e nella fattispecie pari ad un quarto della radioattività sprigionatasi a Fukushima.
Dati i precendenti riguardanti dispersioni di inquinanti all’interno delle acque abruzzesi, si teme che si possano verificare incidenti che potrebbero potenzialmente inquinare per tempi indeterminati le falde abruzzesi oltre che provocari danni alla salute dei cittadini. Maggiori informazioni verranno pubblicate nel corso dei prossimi aggiornamenti.