Il simbolo di Garessio, città piemontese, pronto per essere abbattuto. Decisione a quasi un anno dall’alluvione. Ponte Odasso sarà demolito!
A quasi un anno dal tremendo alluvione che colpì il Piemonte meridionale ed in particolare la città di Garessio, nel cuneese, arriva l’importante decisione di abbattere lo storico ponte Odasso, uno dei simboli della cittadina piemontese. Il ponte rappresenta l’emblema delle devastanti alluvioni del 1994 e del 2016 e dopo tanti eventi e e sforzi dovrà essere demolito per lasciar spazio ad un nuovo ponte.
La decisione è giunta a seguito della riunione tra gli amministratori della val Tanaro e l’assessore regionale ai Trasporti e alle Opere Pubbliche Francesco Balocco.
A tal proposito interviene anche il sindaco di Garessio, Sergio Di Stefano :“Durante il rendez-vous odierno ho descritto le problematiche di Garessio, Comune che nel novembre scorso ha subìto danni consistenti dal punto di vista delle opere pubbliche e di quelle private. Grazie ai conteggi fatti dai nostri tecnici, siamo arrivati a stimare 8 milioni e mezzo di euro di danni: siamo riusciti a risolvere i problemi più urgenti, ma alcune zone del nostro territorio attualmente sono ancora raggiungibili soltanto a piedi. A Garessio sono due i ponti che hanno fatto tappo: il ponte “Odasso”, che attraversa il centro abitato, e quello in corrispondenza dello stabilimento farmaceutico “Huvepharma”. L’ammodernamento di quest’ultimo verrà coperto economicamente da un finanziamento giacente che ho reperito in Provincia da 1 milione e 30mila euro, grazie al quale costruiremo la quarta arcata (i lavori dovrebbero partire in primavera, ndr). Il ponte “Odasso”, invece, sorge in mezzo alle case e alle scuole medie. Abbiamo mostrato a Balocco i video delle telecamere di sicurezza installate nella zona, che hanno ripreso scene da film dell’orrore durante l’ultima piena, tanto che è stato lui in prima persona a dire “è ora di intervenire”. Ad occuparsi della questione è una commissione regionale appositamente istituita; personalmente, ritengo che vada ricostruito con un’unica arcata, in modo da evitare nuove e spiacevoli problematiche in futuro”.