Ora solare: stanotte lancette un’ora indietro
Siamo ormai arrivati al momento del cambio d’orario, previsto la prossima notte (Domenica 29 Ottobre), quando alle ore 3.00 dovremo spostare i nostri orologi un’ora indietro, portandoli alle ore 2.00. In realtà la maggior parte dei dispositivi (pc, tablet) lo faranno in automatico. Il cambio d’orario ci darà quindi la possibilità di riposare un’ora in più.
Un effetto evidente del cambio orario sarà sicuramente quello della variazione delle ore di luce al pomeriggio: avremo un tramonto anticipato di un’ora, quindi farà buio decisamente prima. Ricordiamo tra l’altro che le giornate (e i pomeriggi) continueranno ad “accorciarsi” fino a Dicembre.
Il cambio orario nasconde anche delle insidie. Se un terzo degli italiani lamenta una scarsa qualità del sonno durante tutto l’anno, il 48% dichiara di soffrire di disturbi del sonno in concomitanza con il cambio dell’ora. E’ quanto emerge da un’indagine commissionata da Philips. I sintomi sono più marcati in autunno, si legge in una nota, e coinvolgono maggiormente le donne e la fascia più giovane del campione (25-34 anni). Il 56% degli intervistati presenta almeno un effetto collaterale al ritorno dell’ora solare, mentre il 51% per il passaggio all’ora legale.
I disturbi più frequenti associati al cambio orario sono quelli del sonno poichè bisogna riprogrammare il ciclo del sonno e aiutare il corpo a sincronizzarsi con il cambiamento di orario. Ci si può sentire più irritabili, si può essere inappetenti o avere troppa fame e, in generale, può predominare un certo nervosismo e un umore non proprio stabile. Ma si tratta di condizioni che normalmente rientrano già nel giro di 24-48 ore.
I disturbi più frequenti associati al cambio orario sono quelli del sonno poichè bisogna riprogrammare il ciclo del sonno e aiutare il corpo a sincronizzarsi con il cambiamento di orario. Ci si può sentire più irritabili, si può essere inappetenti o avere troppa fame e, in generale, può predominare un certo nervosismo e un umore non proprio stabile. Ma si tratta di condizioni che normalmente rientrano già nel giro di 24-48 ore.