Ciclone tropicale Numa continua a sferzare il mar Ionio. Piove in Salento con venti forti. Superati i 200 mm! È un uragano.
A distanza di 30 ore dalla sua nascita, il ciclone tropicale Numa continua a sferzare il mar Ionio settentrionale alimentandosi senza alcuna sosta grazie all’energia fornita dal mare, ancora relativamente caldo. Contro ogni previsione il ciclone continua a stazionare poco a sud della Puglia e si mostra sempre in ottima forma e pienamente maturo, con l’occhio del ciclone ben definito e circondato dal muro del ciclone anch’esso nitido e ben sviluppato (composto da enormi torri di cumulonembi che indicano la chiara natura “tropicale” del ciclone. All’interno di questo muro di nubi, dove è situato l’occhio, è presente il cuore caldo del ciclone, chiaro sintomo che ci troviamo davanti ad ad una struttura vorticosa tipica dei tropici.
Secondo gli aggiornamenti di ieri Numa avrebbe dovuto perdere costantemente forza stamattina muovendosi verso est e facendo “landfall” sulla Grecia. Ebbene la situazione non è assolutamente così : il ciclone continua ad interessare il Salento con piogge anche di forte entità e venti superiori ai 60-70 km/h, lasciando presupporre che ne avrà ancora per qualche ora prima di cominciare il suo lento movimento verso la Grecia.
Sono trascorse più di 30 ore dal momento in cui il ciclone ha raggiunto lo stadio di TLC (Tropical Like Cyclone), ovvero un ciclone simil tropicale. Nel corso della notte odierna si è ulteriormente rafforzato mettendo a risalto l’occhio del ciclone e le spirali nuvolose cariche di pioggia che lo circondando (ancora ben evidente il muro di cumulonembi che racchiude l’occhio, segno che l’auto-alimentazione non è ancora terminata).
Insomma c’è la possibilità concreta che Numa si sia ulteriormente evoluto in un Medicane (uragano del Mediterraneo, ovvero il corrispettivo dell’uragano Atlantico, stadio successivo alla tempesta tropicale). Tuttavia per affermare ciò sarebbe di fondamentale importanza conoscere la velocità media del vento nei pressi dell’occhio del ciclone (è necessario che superi i 118 km/h per essere classificato come Medicane).
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Gli effetti di questo ciclone tropicale si stanno manifestando in maniera abbastanza severa sul leccese, dove sono in atto diffusi nubifragi e venti a tratti impetuosi con raffiche oltre i 70 km/h. Le piogge risultano persistenti da questa mattina e localmente si registrano accumuli superiori ai 200 mm, specie nelle zone di Casarano e Scorrano. Registrati numerosi e ingenti allagamenti, sia in città che nelle campagne.
Colpita anche la Calabria centro-orientale, specie i settori del cosentino ionico e del crotonese, dove piove senza sosta da due giorni.
Ancora per poche ore il ciclone continuerà ad interessare il Salento, dopodichè dovrà obbligatoriamente muoversi verso est a causa dell’intervento di forze esterne, ovvero di una nuova irruzione artica che scombussolerà l’equilibrio instauratosi all’interno del ciclone tropicale.