Danni e disagi da nord a sud a causa del forte vento di libeccio. Venti tempestosi in Appennino oltre 200 km/h!
Maltempo/ La vasta saccatura artica che sta avvolgendo gran parte dell’Europa (come potete vedere qui) sta letteralmente sferzando anche l’Italia dove troviamo i fenomeni più violenti. Il netto contrasto tra l’aria fredda artica proveniente da nord-ovest e quella molto più mite richiamata dal nord Africa sta innescando piogge a tratti alluvionali specie su Liguria e sul Nord-Est.
Oltre ai nubifragi c’è da segnalare il vento tempestoso innescato dalla depressione artica, il cui centro di bassa pressione attorno ai 970 hpa staziona tra Francia e Germania. Il gradiente barico orizzontale decisamente esasperato in corrispondenza dell’Italia ha innescato fortissime raffiche di vento proveniente dai quadranti meridionali che si sono rivelate assolutamente eccezionali lungo l’Appennino centro-settentrionale.
Le raffiche più intense sono state registrate tra Emilia, Toscana, Umbria, Marche e Abruzzo dove non sono mancati i danni tra ieri e le ore notturne.
Le raffiche più estreme sono state registrate lungo i crinali appenninici, in alcuni casi anche oltre i 200 km/h :
236,6 km/h, Monte Gomito (1892 m)
226,9 km/h, Croce Arcana (1749 m)
180,0 km/h, Monte Piella (1194 m)
173,9 km/h, Lago Scaffaiolo (1794 m)
149,7 km/h, Monte Cimone (2000 m)
I venti tempestosi hanno causato non pochi danni al centro-nord : nel Bolognese il forte vento ha provocato la caduta di alberi, il distacco di grondaie e antenne e anche il sollevamento di pergolati. Diverse lamiere sono state staccate dall’ospedale Porretta e rischiano di cadere sull’ingresso principale del pronto soccorso. Alberi abbattuti, rami sulle careggiate e anche alcuni tetti divelti tra Umbria, Lazio, Marche e Abruzzo, specie nel teramano.
Il forte vento tenderà a perdere gradualmente forza nel corso della giornata odierna, sino ad esaurirsi quasi totalmente domani.