Clima sempre più freddo dalla prossima settimana. Si comincia con una perturbazione artica sull’Italia molto rapida. Le previsioni meteo…
Previsioni meteo/ Dopo un inizio più autunnale che invernale, il 2018 si avvia verso un periodo decisamente più instabile e freddo, con caratteristiche più consone al cuore dell’inverno. Le forti e miti sciroccate dei giorni scorsi, che hanno provocato record termici su molte zone d’Italia, saranno presto solo un lontano ricordo.
Un vero e proprio cambio di pattern interesserà l’Europa : nel corso della prossima settimana tenderà ad instaurarsi un repentino cambio di circolazione che favorirà un rapido raffreddamento dell’est e del nord-est europeo (cosa già in atto in queste ore). Il lobo canadese del vortice polare tenderà a traslare verso l’Europa, scivolando sull’alta pressione delle Azzorre che si rafforzerà sensibilmente nel medio Atlantico. Questo lobo del vortice polare apporterà un violento guasto del tempo su Vecchio Continente, a partire dalle isole britanniche dove sono attese vere e proprie tempeste di neve sino a quote bassissime (a partire da lunedi 15).
Questa vasta perturbazione proveniente dal nord Atlantico, carica di aria molto fredda soprattutto alle medio-alte quote (con valori fino a -40 a oltre 5000 metri di quota), coinvolgerà gran parte del centro-nord Europa estendendosi sin verso i Balcani e lambendo l’Italia dove apporterà dell’instabilità ed un calo generale delle temperature, seppur lieve. Questi fenomeni coinvolgeranno principalmente il centro-sud e il lato adriatico tra lunedi e martedi (come vi abbiamo descritto nel video), con nevicate sparse in Appennino sin verso i 1000 metri di quota. Fortissime nevicate sono attese invece sulle Alpi di confine (versanti esteri).
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A seguire quest’aria molto fredda che verrà a svilupparsi nel cuore dell’Europa potrebbe incamminarsi verso il Mediterraneo e l’Italia, a partire dalla fine della prossima settimana (quindi nella terza decade di gennaio), innescando un importante periodo gelido e nevoso sulla nostra penisola. Tuttavia è ancora presto per trarre conclusioni data la distanza temporale eccessiva. Seguiteci nei prossimi aggiornamenti per maggiori dettagli!