Meteo Italia – Dopo un inizio di Gennaio stabile e mite, le temperature sono tornate attorno le medie stagionali in molte regioni del nostro territorio. Nei prossimi giorni i principali modelli matematici mostrano l’arrivo di una prima vivace perturbazione artica, a questa seguiranno delle altre o torneranno le miti correnti atlantiche?
Secondo gli ulimi aggiornamenti mdellistici, la situazione sul lungo termine appare ancora molto incerta. Tuttavia con l’ausilio dei principali indici di teleconnessione descrittivi e previsionali, possiamo cercare di fare maggior chiarezza ed elaborare una linea di tendenza a lungo termine maggiormente affidabile. Partiamo dai principali indici descrittivi (immagine di fianco): NAO (North Atlantic Oscillation), AO (Artic Oscillation) e Pacific North America (PNA). La NAO, attualmente su valori positivi, è prevista in discesa fino a valori neutro o leggermente negativi. Questo indica una fase di minor forza del Vortice d’Islanda, e di una maggiore oscillazione della corrente a getto. Favorendo così gli scambi meridiani e la discesa di correnti artiche in direzione dell’Italia. L’AO anch’essa attualmente positiva, è prevista in forte cale fino a raggiungere valori molto negativi. Anche in questo caso, in maniera più generale, valori negativi di questo indice, indicano un’indebolimento del vortice poale ed una maggiora possibilità di assistere a scambi di calore più intensi tra le alte e le basse latitudini. Infine la PNA che da valori negativi tenderà velocemente a tornare su valori positivi. Valori positivo del PNA possono essere associati alla tendenza dell’alta pressione delle Azzorre di elevarsi verso Nord con chiusura della porta atlantica. Mentre, valori negativi indicano un’attività del flusso altantico piùttosto elevata e difficoltà dell’anticiclone delle Azzorre di elevarsi in atlantico.
Invece tra gli indici previsionali troviamo la MJO (Madden Julian Oscillation). Questa mostra una buona correlazione con le fasi dell’ENSO (El Nino Sauthern Oscillation) e anche questa, in base alla fase di Nina attuale e le fasi previste della MJO (6-7) mostra la possibilità di assistere tra la fine di Gennaio e gli inizi di Febbraio ad una fase fredda caratterizzata dall’arrivo di masse d’aria fredda di origine artica/artica continetale in direzione del continente europeo. Da quanto appena scritto, si evince che la terza decade di Gennaio potrà vedere un cambio di rotta rispetto a quanto vissuto nel corso di queste prime due decadi del mese. Tale cambio di rotta potrà concretizzarsi con l’arrivo di una o due perturbazioni artiche, e successivamente a queste non si esclude una fase artica continetale più incisiva. Se tutti questi tasselli si incastreranno a dovere, freddo e neve potranno tornare a far visita al vecchio continete e all’Italia. Maggiori informazioni verranno fornite nel corso dei prossimi aggiornamenti.
Puoi continuare a seguire l’andamento e la previsione dei principali indici citati consultando la pagina sotto riportata:
– InMeteo: previsione e montoraggio degli indici descrittivi.